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Venditti: "Gervinho mi ricorda Mancini. Scudetto? Non pronunciamo quella parola!"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 30-09-2013 - Ore 22:09

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Venditti:

«Ero in volo per il Brasile e non ho potuto vedere la partita col Bologna ma il comandante dell'Alitalia mi ha mandato un bigliettino per ogni gol segnato dalla Roma». Appena sbarcato a San Paolo, Antonello Venditti non nasconde la soddisfazione per la sesta vittoria consecutiva della sua squadra del cuore.
«Garcia sta facendo un grande lavoro, la squadra corre tanto divertendosi e Totti è un giocatore unico: noi romanisti cominciamo a farci un pensierino ma quella parola non si deve pronunciare...», dice scaramanticamente il cantautore romano, riferendosi allo scudetto. Venditti, giunto in Brasile su invito dell'Ice, che intende proporlo come testimonial per una serie di eventi in vista dei Mondiali di calcio del 2014, ha parole di elogio anche per Gervinho, autore ieri di una doppietta al Bologna. «Mi ricorda il miglior Mancini, salta l'uomo e conclude», dice Venditti, che bolla come «un malinteso» la polemica sull'inno. «Sono state scritte tante cose non vere ma non ho mai pensato di 'dimettermì da tifoso della Roma nè di ritirare il mio inno: è stato tutto un malinteso sulla prima dichiarazione, amplificato poi sui social network. Per questo ho creato su Facebook un mio profilo ufficiale, per evitare distorsioni», ha detto il cantautore, che domani terrà una lezione sulla 'Cultura del calcio in Italia e Brasilè all'Università statale di San Paolo. Al pranzo organizzato in suo onore con rappresentanti istituzionali e dell'imprenditoria italiana in Brasile, Venditti ha abbracciato «il vecchio amico» Paulo Roberto Falcao, bandiera della Roma del secondo scudetto, e domani incontrerà anche Cafu, l'indimenticabile 'Pendolinò del terzo titolo giallorosso. 

Fonte: Ansa

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