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Visti dalla curva - CATANIA-ROMA

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-05-2014 - Ore 19:55

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Visti dalla curva - CATANIA-ROMA

Questo campionato è quasi finito. Ecco quasi.... Finché la matematica non lo dice, nessuno ha vinto nulla. Oggi contro il Catania hai il dovere di provarci ancora. Di non svegliarti dal sogno, di prolungarlo finché ti è possibile. Non vuoi essere Tu a consegnare un trofeo ad un avversario, se lo devono ancora sudare. Quindi vincere con i rossoazzurri è l'unica cosa che conta. Sai che i punti di differenza non contano mai. Il risultato di partenza è sempre di parità e devi fare del Tuo meglio per vincere l'ennesima battaglia. La rivalità con i padroni di casa, poi, ti da quel qualcosa in più. Cercare di concludere come hai iniziato. Dominando una stagione che comunque vadano le cose te la ricorderai per molto tempo. Hai gioito (molto), hai sofferto (a volte), ma hai sicuramente vissuto un altro anno di emozioni e brividi che porterai nel cuore. Non si fanno sconti, a nessuno. È così che si onora il campo, giocando al massimo per ottenere il massimo. Catania è lontana ma tutti i cuori giallo ocra e rosso pompeiano saranno al Massimino e batteranno all'unisono per spingere Roma e la Sua Storia verso un altro traguardo. Lo sarà oggi come sempre. Hai già certificato il Tuo posto e il Tuo sostegno anche per la prossima stagione. L'abbonamento (anzi il voucher, visto che questi tempi ti hanno tolto anche alcune espressioni) è nel cassetto, pronto per ricominciare di nuovo non appena sarà fischiata la fine di questa stagione. Per Te non è un pezzo di carta, un semplice lasciapassare. Per Te è sempre stato come rinnovare ogni anno la Tua Fede, il Tuo attaccamento ai Colori. Ricordi il brivido della prima volta, quel brivido che è rimasto sempre lo stesso nel tempo. Tutte le volte che ti è stato consegnato, sei uscito e lo hai guardato pensando che era l'inizio di una nuova avventura, di nuove battaglie, di nuove emozioni e sensazioni da vivere tutti insieme sotto la stessa bandiera che continuerà a sventolare orgogliosa di quello che rappresenta. Ogni anno non puoi fare a meno di ripensare al primo abbonamento che hai avuto fra le mani, a quando ti è stato "tolto" e a quando lo hai "riconquistato" non molto tempo fa. È come un rito al quale chi vuol vivere questo sport e questa Città ad una certa maniera non può sottrarsi. 14 ore prima della vendita e il cuore già in gola. L'ansia dell'attesa stemperata da qualche brindisi e qualche calcio ad un pallone. Il tempo che non scorre mai con l'orologio lento come fossero i minuti di recupero di una finale.

Poi le prime luci dell'alba. Sei stanco e sveglio da 36 ore con una nottata sulle spalle. Una passeggiata per le vie del centro della Città, un caffè e sei pronto per metterti in fila. Le porte che sembrano non aprirsi mai e quando cominciano ad entrare i primi senti i brividi lungo la schiena. Ancora un po' di pazienza e poi il Tuo turno. La richiesta con un filo di voce e alla consegna tremi dall'emozione. Quando lo racconti ti chiedono il perché di tutto questo e Tu guardando puoi solo rispondere che NE È VALSA LA PENA, NE È VALSA VERAMENTE LA PENA. Ecco tutto questo lo porti nel Cuore e nella Testa e sai che chi affronterà l'imminente vendita libera sta per affrontare una giornata che mai potrà dimenticare per emozioni e sensazioni. I tempi ti hanno portato ad affrontarla per due volte.... ma questo è un altro discorso, altri problemi, altre discussioni senza fine che non è il momento di affrontare, le squadre sono in campo e il pallone è al centro. L'arbitro è pronto a dare il via alla partita e la tensione è alta. Si può partire. Questa volta vedi subito che sul campo manca qualcosa. La carica della Città non è stata riversata sul gioco. Tutto troppo lento, tutto troppo distratto. Un rilancio verso la Tua area, la sponda e il tiro. Le braccia dei catanesi sono alzate. Ora sei sotto. 0-1. La scossa però non sembra essere arrivata e poco dopo ancora un rossoazzurro solo davanti al Tuo portiere. Altro schiaffo e sei stordito. 0-2. Ora pretendi una reazione da chi sta indossando la Tua Maglia. Qualcosa sembra cambiare. Ora passaggio sopra la difesa del Catania e arriva l'appoggio di testa al centro. Il tiro che ne segue è forte e scarica anche la Tua rabbia. Sei di nuovo in corsa. 1-2. È sempre difficile, ma un po' meno. Ora ci vuole quel qualcosa in più. Finisce il primo tempo e non sei soddisfatto. Raccogli le idee, sei pronto per riprendere. A quanto pare non chi sta in campo. Non vedi la giusta cattiveria, la giusta voglia di riprendere la partita. Errore di impostazione della Tua difesa. L'azione continua e il tiro è forte. Sulla respinta corta vedi tutti fermi. Tutti tranne l'attaccante avversario che dopo il tocco corre ad esultare. Altra botta. 1-3. Ora è complicata sicuramente, ma impossibile no. Bisogna crederci fino alla fine, bisogna però reagire. Invece non credi a quello che vedi. Sei in balia dell'avversario e non vedi onorata la bandiera. Bandiera che continua a sventolare orgogliosa anche ora, mentre arriva un altro tiro da fuori. Il portiere in tuffo non ci arriva. Non ci vuoi credere, un altro schiaffo. Sei troppo sotto. 1-4. I secondi cominciano a scorrere amaramente verso il novantesimo. Qualche sussulto e niente più, anzi rischi ancora troppo. Gli olè avversari fanno male. Poi il fischio finale e ti rendi conto che è stata una delle giornate più brutte di questa stagione. Ti rendi conto anche che da qualche altra parte stanno festeggiando e che ora nemmeno più la matematica ti da speranze. Ti risvegli da un sogno che hai cullato fino ad oggi. Quello della vittoria finale però. Dal sogno di poter sostenere questi Colori e questa Città non potrai mai svegliarti perché certe emozioni e certi brividi continuerai a viverli.  A partire da domenica prossima. Arrivano loro, arrivano i bianconeri di Torino. Nessuna partita è inutile, tantomeno contro di loro. Arriveranno con il tricolore ma troveranno una Città pronta ad offrire il Suo spettacolo con le BANDIERE AL VENTO E BRACCIA TESE AL CIELO...

 

Alessandro Capone

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