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Ancelotti: "Mi viene da ridere quando dicono che non ho personalità. Nazionale? Perchè no..."

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 14-10-2014 - Ore 20:45

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Ancelotti:

Carlo Ancelotti si racconta: dall'ambientamento a Madrid, alle critiche della passata stagione, fino alla conquista della "decima". Un Ancelotti a tutto campo quello intervenuto all'emittente spagnola Radio Cope, che parla delle scelte di mercato, del suo rapporto con il presidente Perez e della sintonia rimasta intatta con l'ambiente Milan: "Mi hanno chiesto informazioni sulla professionalità di Menez, Diego Lopez e Alex, del resto io ho un ottimo rapporto con il presidente e con Galliani" ha detto Carletto confermando le parole del presidente Berlusconi che aveva parlato di lui come di un consigliere di mercato.

QUESTIONE DI PERSONALITÀ — Ma i rapporti, dice il tecnico, sono buoni anche con Florentino Perez, nonostante le dicerie dello scorso anno che raccontavano come non corresse buon sangue tra i due: "Abbiamo rapporti buoni, diretti, non mi fa paura e mi chiama Carlo. Ho avuto la fortuna di avere presidenti intelligenti che oltre a essere grandi appassionati di calcio hanno l'intelligenza di capire che non si chiede a un allenatore di mettere questo o quel giocatore. Se un presidente lo fa con me è possibile che io me ne vada". E invece Ancelotti non ha alcune intenzione di abbandonare Madrid, di certo non dopo aver conquistato l'agognata decima Champions: "Un trionfo dal sapore davvero particolare, resterà nella storia e nel mio cuore. Qui sono molto felice, ho una grande squadra, sono in un top club - spiega il tecnico, che poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa -. Ho sentito che il Real Madrid ha vinto la Champions League nonostante Ancelotti, un allenatore che non ha la personalità giusta per tenere in pugno la squadra, mi fa ridere molto tutto questo, ho vinto la 'decima', tutte le coppe sono importanti, ma la decima Coppa dei Campioni per un club come il Real è speciale".

FATTORE RONALDO — Il mercato ha modificato radicalmente la squadra dei blancos, soprattutto a centrocampo: sono andati via Di Maria che "voleva tanti soldi, ed è andato a guadagnare di più altrove" e Xabi Alonso "col quale abbiamo rapporti, è voluto andar via e lo abbiamo lasciato partire"; sono arrivati due giovani e affermati talenti come Kroos e James Rodriguez che "vale gli 80 milioni di euro chiesti", assicura Ancelotti. A restare in blancos è stato Cristiano Ronaldo che a detta di "Carletto" è "il miglior giocatore che abbia mai allenato, anche se - prosegue il tecnico - ho lavorato con Zidane e Ibrahimovic, che per me è un vincente, mi ha aiutato a far cambiare mentalità al Psg".

FUTURO IN NAZIONALE? — La stagione al Real non è iniziata al meglio, ma la squadra di Ancelotti ha subito ripreso la sua corsa in campionato e insegue il Barça a 4 lunghezze di distacco: "Sono i rivali più pericolosi perché hanno più motivazioni, l'anno scorso è stata una stagione difficile e in questa stagione li vedo molto motivati. L'Atletico, però, è la solita squadra che lotterà fino alla fine". E il futuro? Cosa farà Ancelotti quando terminerà la sua avventura madrilena? "La Nazionale? Un giorno, perché no" ammette.

 

Fonte: GAZZETTA.IT

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