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Bene le Italiane in Europa League, vincono il Napoli la Fiorentina l'Inter ed il Torino

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 02-10-2014 - Ore 21:56

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Bene le Italiane in Europa League, vincono il Napoli la Fiorentina l'Inter ed il Torino

L'Inter di Mazzarri vince 2 a 0 contro il FK Qarabag con le reti di  D'Ambrosio al 18' ed Icardi al 42' - Vince anche il Torino contro il Copenaghen con un rigore in extra time di Quagliarella

Slovan Bratislava-Napoli  - Nel segno di Marek Hamsik. Nella città in cui ha incantato in gioventù, contro la sua ex squadra, lo Slovan di tutte le sue sperimentazioni, il capitano del Napoli decide il match con un gol nel primo tempo e un assist per il raddoppio di Higuain nella ripresa. Così la squadra di Rafa Benitez vince e si porta al comando del girone I di Europa League con 6 punti, in coincidenza con la vittoria dello Sparta Praga contro lo Young Boys di Berna

Benitez rinfresca il Napoli col suo continuo turnover: rispetto all’ultima sfida di campionato di Sassuolo, lo spagnolo cambia 6 giocatori (dentro Zapata, Ghoulam, Inler, Mertens, Maggio e De Guzman) e manda Michu in tribuna. Nello Slovan, in campo l’ex Brescia Lasik (43 gare e un gol dal 2002 al 2004). Bisogna aspettare il 18' per il primo assalto degli azzurri: è proprio il gran padrone di casa Hamsik a provarci dai 20 metri, ma la conclusione è alta. Due minuti dopo tocca a De Guzman (finto esterno, più trequartista): conclusione debole dal limite dell’area. Il Napoli guadagna metri di campo. E il suo capitano slovacco dà un saggio della sua classe, mandando Zapata al 21’ davanti al portiere. Peccato che il colombiano calci col piede sbagliato, colpendo l’esterno della rete. Altra occasione per De Guzman al 26' (bell’assist di Mertens) e altra conclusione inappropriata. Devi pensarci lui, l’atteso protagonista, Marek, cresciuto proprio nello Slovan, a spostare l’inerzia del match: sul lancio di Koulibaly all’altezza del centrocampo, il portiere Pernis sbaglia i tempi dell’uscita e lo slovacco lo anticipa di testa spedendo il pallone in rete. Il numero 17 esulta con compostezza a pochi metri dalla curva dei tifosi slovacchi, ma nessuno osa fischiare l’ex gioiello di casa, tuttora idolo dei tifosi di Bratislava.

IL PIPITA C'È — Nella ripresa Milinkovic sfiora il pari, "dimenticato" nella circostanza da Britos. Che si riscatta due minuti dopo stoppando sul più bello al limite dell’area la scheggia Soumah. Al 18' Mertens strappa applausi: il suo tracciante colpisce la parte alta della traversa e si perde sul fondo. Lo Slovan scalda per la prima volta le mani a Rafael al 24' con un gran tiro di Milinkovic, respinto dall’estremo. Al 28' entra in campo Higuain al posto di Zapata. E un minuto dopo firma il raddoppio sul cross col contagiri di Hamsik: l’argentino salta più in alto di Gorosito e infilza Pernis con un preciso colpo di testa sul palo più lontano. La partita rischia di riaprirsi al 32': lo scatenato Milinkovic ruba il tempo a Rafael in uscita e per poco non trova lo specchio della porta, poi colpisce la traversa su calcio di punizione a portiere battuto. Ultimi minuti di contenimento da parte del Napoli (con una fiammata nel finale di Mesto), fino al triplice fischio. Azzurri in testa al girone, Benitez può finalmente sorridere.


 

Dinamo Minsk-Fiorentina - Per riprendersi in Europa quello che ora manca in Italia (vittorie, gol, entusiasmo) Montella lancia un baby al centro dell’attacco, Federico Bernardeschi, dai "pulcini" alla prima notte internazionale tra i grandi: ha già segnato al Guingamp (debutto europeo dell’anno), quella presa qui in Bielorussia è però la prima maglia da titolare. Un’attesa lunga dodici anni: era un biondino di 8 quando entrò nel settore giovanile viola. Non c’è invece Babacar, in panchina pensando a Mazzarri e al posticipo di domenica contro l'Inter (mentre l’infortunato Giuseppe Rossi è costretto a limitarsi a un tweet: "dai ragazzi, forza viola!").

AQUILANI AVANTI — Parte la Fiorentina con l’assalto affidato alle conclusioni e alle corse di Bernardeschi: suoi i primi due tiri e un’azione sulla fascia su cui però ha poi scarsa assistenza. Ci prova anche Ilicic, bello un sinistro alzato da Ignatovich, portiere avversario. Passata la mezzora è Aquilani a far centro, destro dall’interno dell’area su suggerimento di Pasqual (e uscita sbagliata del portiere): rotta la stabilità, la partita si farebbe ancora più comoda per la Fiorentina, non fosse per lo stop muscolare di Richards (non nuovo a certi guai, fa spazio ad Alonso) e per i tentativi di Diomande e Voronkov, che per poco non chiudono i 45' sul pari.

ENERGIE — Dentro Pizarro per Aquilani, è la prima mossa di Montella all’intervallo. Serve razionalizzare le energie in vista del campionato. Succede anche in campo: la squadra tenta con moderazione di assicurarsi il doppio vantaggio, ma all’inizio va più vicino Figueredo a far 1-1. Poi sono Ilicic di piatto e Bernardeschi in diagonale a consolidare risultato e vittoria. Dopo due giornate la Fiorentina è a punteggio pieno in Europa League, torneo dove trova punti e gol. Ora Montella può davvero pensare all’Inter.

Fonte: gazzetta.it

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