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Brasile, la "Fohla" intervista Scolari. Anzi no, era un sosia: giornali ritirati

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 20-06-2014 - Ore 11:40

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Brasile, la

Immaginatevi un Bruno Vespa, cioè un giornalista televisivo molto conosciuto in tutto il Paese, che intervisti in aereo Cesare Prandelli, c.t. in carica. Da soli, in classe turistica, sulla tratta Rio-San Paolo i due si fanno un’oretta di chiacchiere sulla Nazionale tradotte poi da Vespa in un’esclusiva che appare sia sul Corriere della Sera sia sulla Gazzetta dello Sport, condensata nel seguente titolo: “Il nostro problema principale è la difesa”. Uno scoop eccezionale. Peccato sia falso, però, perché Prandelli non era Prandelli, ma il suo sosia... In una disavventura del genere è incappato uno dei più noti giornalisti televisivi del Brasile: Mario Sergio Conti. I suoi salotti, le sue interviste con politici e attori, le sue inchieste su fatti di cronaca o di attualità raccolgono una audience enorme. “Rodaviva”, il titolo della sua trasmissione, equivale al nostro “Porta a porta”.

FELIPÃO? NO — Su questo volo Rio-San Paolo, il giornalista l’altra sera ha creduto di riconoscere Felipão Scolari. Gli si è avvicinato, ha chiesto a un passeggero di lasciargli il posto, e si è messo a intervistare il c.t. reduce dal pareggio con il Messico. “Colpa dei difensori, è quello il nostro grande problema”. E via criticando. Lui, Conti, era sicuro di parlare con Scolari. E invece era Vladimir Palomo, noto in Brasile come il sosia dell’allenatore. Il quale Palomo, avendo riconosciuto il giornalista, era a sua volta convinto che l’intervista sarebbe stata messa in termini scherzosi. Una boutade, insomma. E così ha sparato a zero su molti giocatori. Alla fine, il sosia ha dato il suo biglietto da visita al giornalista. Ma Conti ha pensato che fosse uno scherzo e ha chiuso il pezzo scrivendo: “Che uomo di spirito, nel congedarsi mi ha dato il biglietto da visita di un suo sosia”.

LE SCUSE — Sia “A Folha” sia “O Globo”, cioè i due principali quotidiani di San Paolo e di Rio, hanno stampato l’intervista con l’evidenza che meritava. Poi però qualcuno si è chiesto: ma se abbiamo giocato a Fortaleza, cosa ci faceva Scolari sul Rio-San Paolo? È emersa la verità quando la retromarcia era impossibile. Settantamila copie sono state bruciate appena uscite dalle rotative, si è anticipato la seconda edizione, ma ormai il falso scoop era stato servito. Ai due quotidiani, quindi, non è rimasto altro che presentare le imbarazzatissime scuse a tutti.

 

Fonte: GAZZETTA.IT

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