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Il Barcellona vince la Youth League: brilla il giovane talento El Haddadi

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 14-04-2014 - Ore 19:45

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Il Barcellona vince la Youth League: brilla il giovane talento El Haddadi

Un rimpianto… sotto casa. El Escorial, mezz’ora di macchina da Madrid. Dove il pallone può essere il migliore amico di chi vuole diventaregrande. Munir El Haddadi è cresciuto proprio così, genitori marocchini ma una vita in Spagna. Dove è anche nato, doppio passaporto e mille storie da raccontare. Madrid è stata la sua città, Barcellona ha sempre rappresentato il suo sogno. “Il mio desiderio è esordire un giorno alCamp Nou”, da bambino lo ripeteva sempre quel ragazzino del ’95 che ha regalato proprio oggi la Youth Champions League, la Coppa dei giovani, al Barcellona.

Due gol al Benfica, nella finalissima. O meglio, due perle per il 3-0 finale di Nyon: la prima al 33esimo, la seconda è un’opera d’arte a due minuti dalla fine con una conclusione da centrocampo a sorprendere il portiere fuori dai pali. La copertina se l’é presa lui, El Haddadi, il ragazzino che chiude la sua Youth League con numeri spaventosi: undici gol segnati, sei assist, colpi da talento assoluto. Solo l’ultimo prodotto dalla Masia, dove questo gioiellino non se lo sono lasciati sfuggire quando la sua storia è decollata. Munir nella periferia di Madrid ha fatto vedere di saperci fare fin da bambino, ruolo attaccante, gol nel DNA: il papà lo porta al C.D. Galapagar, pochi passi da casa, una piccola società dove mettersi in mostra. Quella giusta, perché dopo il passaggio al Santana arrivano a seguirlo diversi osservatori. I più rapidi sono quelli dell’Atlético Madrid, l’ideale per El Haddadi e la sua famiglia. Provino fatto, ma Munir viene ceduto troppo presto al Rayo Majadahonda. Il tempo sarà galantuomo. Perché El Haddadi è un ragazzino che sta esplodendo, al Rayo segna 32 gol in 29 partite, un attaccante nato.

Impossibile non farsi notare, Munir segna praticamente su qualsiasi campo giochi. E l’occasione a questo punto diventa palese per tutti i grandi club: si muovono Rayo Vallecano e Osasuna, dall’Inghilterra si interessano uomini del Manchester City. Finché non ci prova anche il Real Madrid, la più attesa per un talento figlio della città: offerta importantissima, El Haddadi però tentenna. Perché alle spalle spunta il Barcellona, su raccomandazione di Francisco Garcia Pimenta, l’uomo che guida il Juvenil B. E per il ragazzo è l’occasione di arrivare alla Masia e di sognare da vicino il Camp Nou. Munir non ha dubbi: sì al Barça, no al Real e al City.

Comincia così la sua magica storia blaugrana, prima da attaccante centrale e poi da esterno, ispirandosi a quel Pedro del Barça dei grandi che è tra i suoi modelli assoluti. Ala, prima punta, dovunque giochi El Haddadi vede la porta e segna. Nella sua prima stagione in blaugrana, vince la Liga Nacional con 22 gol e la Copa de Catalunya. Numeri mostruosi, arriva la chiamata della Juvenil A per questo ragazzo che in Youth League, adesso, ha conquistato tutti.

Il ct De la Fuente lo ha già fatto esordire a marzo scorso con l’Under 19 spagnola contro l’Olanda, le sue undici reti nella competizione Uefa lo hanno portato a far interessare mezza Europa: Arsenal, PSG e Bayern Monaco hanno tentato di scipparlo a livello contrattuale al Barça, da Piqué a Fabregas non sarebbe certo la prima volta. Questa volta, però, il dt Zubizarreta è stato rapidissimo: al quinto gol segnato in Youth League, per El Haddadi è arrivato il rinnovo fino al 2017. La mossa giusta per blindarlo subito ed evitare nuovi inserimenti. Ancor più adesso, che Munir si è preso la ribalta internazionale e il suo primo trofeo. Sognando il Camp Nou e rappresentando il nuovo crack del Barça. Nato a quaranta chilometri da Madrid. Tu chiamali, se vuoi, rimpianti. Anche sotto casa…

Fonte: gianlucadimarzio.com

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