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INSIGNE: "Grazie Zeman. Destro? Lo capisco"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 10-06-2014 - Ore 20:30

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INSIGNE:

Domenica, dopo l’amichevole con il Fluminense, due gol e la certificazione di un’intesa con Immobile intatta a dispetto del tempo passato, Lorenzo Insigne disse: "Se Prandelli me lo chiede, gioco anche in porta". Più realisticamente aggiunse: "La stagione con il Napoli ha detto che posso coprire anche tutta la fascia". Non era l’entusiasmo del momento: Insigne ribadisce. La sua disponibilità e anche una condizione mentale ideale: in attesa delle scelte del c.t. e di sua moglie in arrivo in Brasile ("Verrà a Natal per la partita con l’Uruguay"), Lorenzo gioca a biliardino con Immobile e sogna un debutto Mondiale: sa da dove arriva, come è arrivato fin qui, ma anche dove può arrivare. E non ha paura.

Lei è stato un po’ la sorpresa delle convocazioni di Prandelli: cosa ha provato ad essere qui al posto di Rossi e Destro?

"Il primo giorno di Coverciano sapevo che tutti gli altri attaccanti avevano segnato tanti gol, più di me, e che dunque partivo dietro. Però sono arrivato con l’ottimismo giusto per lavorare bene e provare a farmi convocare. Poi Prandelli ha preso le sue decisioni, compresa quella di portare me e non altri in Brasile: le altre sue scelte non sta a me commentarle, sono solo felice di essere nei 23 e di poter dare il mio contributo, se e quando servirà".

Però Rossi e Destro non l’hanno presa bene.

"Io so solo che sono felice, poi è chiaro che la rabbia degli esclusi ci sta. Ma non penso a questo, solo a ripagare la fiducia di chi mi ha chiamato".

Da napoletano, sente che questa maglia è una responsabilità in più?

"Io - come anche Ciro Immobile - so che con la maglia della Nazionale addosso possiamo dare anche una risposta importante a certo ciri contro Napoli che si continuano a sentire. Però il nostro primo pensiero non è questo, ma solo a lavorare e farci trovare pronti".

Insigne e Immobile insieme: è un po’ come ritornare ai tempi di Pescara?

"Un anno fantastico, senza contare le nazionali giovanili. Certe cose non si dimenticano: ti ritrovi e basta uno sguardo perché certi movimenti tornino automatici. Zeman ci ha insegnato tanto, siamo quello che siamo grazie a lui: i movimenti che ci ha insegnato lui omai sono parte del nostro patrimonio e per la loro imprevedibilità possono essere un’arma in più anche qui in Nazionale".

Lei, Immobile e anche Verratti insieme in azzurro: possibile?

"Tutto è possibile, anche perché lo abbiamo fatto tante volte. Ma non dimentichiamo che qui ci sono grandi campioni".

Balotelli si sposerà: ve l’ha detto personalmente?

"No, l’abbiamo saputo dal suo tweet: è un passo importante che ho fatto anche io, siamo tutti contenti per lui".

Ma lei come si vedrebbe in campo al fianco di Balotelli?

"Insieme non abbiamo mai giocato, ma non avrei problemi. Certo, con Immobile ho giocato già, ci sta che l’intesa possa essere migliore. Ma l’unica cosa che conta è fare quello che chiede Prandelli: poi l’intesa si trova".

Analogie e differenze con Cassano?

"Giochiamo più o meno nella stessa posizione, siamo simili tecnicamente, ci piace saltare l’uomo. Antonio ha più esperienza di me, può darmi buoni consigli".

A pochi giorni dal Mondiale sente più emozione o pressione?

"Sono più che altro emozionato: sono giovane, è il mio primo Mondiale, ci sta. Pressione no: magari quando Mondiale inizierà, ma per ora sono sereno".

E’ un rimpianto aver segnato meno del solito ultimamente?

"Fosse per me vorrei segnare in tutte le partite, ma ormai si sa, a Napoli non ho giocato nella posizione che preferisco, anche se ho sempre dato tutto, pur se in un ruolo diverso da quello a cui ero abituato. Va bene così, vedremo l’anno prossimo se riuscirò a segnare di più".

Magari quello che che ha fatto con il Napoli potrà aiutarla in Nazionale?

"Questo è possibile: ho fatto anche tanto lavoro difensivo, anche fino a inseguire il terzino avversario e ora ho più capacità di corsa, di resistenza. Se a Prandelli servirà che io giochi esterno sulla fascia, anche da quarto del centrocampo, lo saprò fare".

A Benitez chiederà di giocare più avanti?

"Ora penso solo al mio primo Mondiale e sono concentrato su quello: poi penserò al Napoli".

Si è sparsa la voce di un rimprovero di Prandelli alla squadra dopo l’amichevole con il Fluminense.

"No, stiamo lavorando bene: il c.t. ci spiega come affrontare le partite, ci chiede di stare uniti, ma non ha fatto nessun rimprovero particolare".

Un giocatore che teme dell’Inghilterra?

"Sturridge".

Sarà la partita chiave?

"Sì, fondamentale: se andrà bene quella, si potranno affrontare più serenamente le altre due. E nel caso anche giocare in modo diverso".

Timori per il caldo?

"Siamo preparati, anche grazie al lavoro fatto nella casetta a Coverciano".

Il primo ricordo di un Mondiale che le viene in mente?

"La finale del 2006: maxischermo a Frattamaggiore e poi via in corteo con la macchina e gli amici, fino in piazza".

 

Fonte: GAZZETTA.IT

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