Calcio Internazionale

Platini: "Abbiamo cominciato a mettere il calcio sulla strada giusta"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-10-2014 - Ore 12:39

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Platini:

"Abbiamo cominciato a mettere il calcio sulla strada giusta. Ora servono norme contro la gestione dei calciatori da parte di terze parti". "Il pallone europeo ha raddrizzato la rotta, ma gli ostacoli da superare lungo la strada della crescita non mancano". Lo dice Michel Platini, presidente della Uefa, rivolgendosi ai ministri dello Sport dell'Unione Europea riuniti alla Farnesina. Il numero 1 della confederazione continentale evidenzia l'impatto positivo delle norme relative al Fair Play Finanziario e accende i riflettori sulla nuova sfida da affrontare e vincere: "Non c'è spazio per il fenomeno della "third party ownership" nello sport europeo", dice Platini, chiedendo provvedimenti che vietino la multiproprietà dei cartellini dei giocatori. Agenti ed investitori acquistano una quota di un giovane calciatore e reclamano una percentuale quando si concretizza il trasferimento da un club all'altro. "Tutto questo è contro la dignità umana. È una pratica terribile: prima esisteva solo in America del Sud, adesso si sta espandendo attraverso l'Europa«, afferma. "Non c'è spazio per il fenomeno della third party ownership nello sport europeo. Serve un quadro normativo su misura: se falliamo nel contrasto di questo fenomeno, non sarà solo una sconfitta per la Uefa o per il movimento sportivo, ma per tutta Europa", dice Platini rivolgendosi ai ministri. Il presidente della Uefa può sorridere osservando le conseguenze prodotte dall'implementazione dei regolamenti previsti dal Financial Fair Play. "Ognuno di noi deve rendersi conto di quanto ci siamo spinti lontano. Le perdite aggregate dei club europei, che nel 2011 avevano raggiunto 1,7 miliardi di euro, sono scese a 800 milioni nel 2013«, dice il numero 1 della Uefa". La cifra si è più che dimezzata nel giro di 2 anni. Il fair play finanziario si riassume in 2 frasi: "Dovete vivere con i vostri mezzì e 'c'è una linea che non deve essere superata".

Fonte: Adnkronos

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