Real Madrid: debutto record per Odegaard: sostituisce Ronaldo (Video)

La febbre del sabato sera sale al minuto 13 del secondo tempo di Real Madrid-Getafe, quando Martin Ødegaard, ormai già in maglia e pantaloncini, batte il cinque a Cristiano Ronaldo: è il momento che tutti i ragazzini sognano, il debutto in prima squadra. Questo ragazzino, che ha 16 anni e 156 giorni, in realtà era già diventato grande a casa sua, in Norvegia, dove era una piccola star dello Strømsgodset e ha già esordito in nazionale. Ma la maglia del Real e il Bernabeu sono tutta un'altra cosa. E diventare il più giovane debuttante della storia del Madrid e debuttare in Liga è un'emozione, oltre che un record, che difficilmente dimenticherà.

PROBLEMI — Ancelotti lo aveva già convocato il 29 aprile, ma Ødegaard era rimasto a guardare in panchina il 3-0 all'Almeria. Un mese dopo, all'ultima giornata di una Liga già persa, Carletto ha voluto premiarlo dopo averlo fatto allenare per tutto l'anno con la prima squadra. Solo dieci giorni fa Madrid si interrogava sul reale valore del baby norvegese: il Castilla di Zidane, si diceva, era primo in classifica nella Segunda Division B prima che lui arrivasse. Poi è crollato e ha fallito la promozione. Colpa di Martin? Mah. Ma se il capitano Sergio Aguza rivela pubblicamente "Piacerebbe anche a me guadagnare ciò che prende Ødegaard", il problema è un altro.

IL DEBUTTO — Cristiano Ronaldo, per sua fortuna, non ha nulla da invidiare al ragazzino: un milione di euro all'anno per lui sarebbero spiccioli. E magari, tra qualche anno, potrà ricordare anche lui di aver fatto posto per la prima volta a un grande talento. Ma è decisamente troppo presto per dirlo: di questa notte Ødegaard ricorderà il record (battuto il precedente del 1984 detenuto da Losada, che giocò la sua prima partita a 17 anni e sei giorni), e soprattutto gli applausi del Bernabeu per alcune giocate. Come quella che stava per mandare in gol Hernandez, se non fosse stato per il fuorigioco segnalato dall'assistente. Poco male, Martin avrà tempo per dimostrare al mondo, soprattutto a Sergio Aguza, che quei 3 milioni pagati allo Strømsgodset sono stati ben spesi.