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Conferenza Stampa, Under: "Mi abituerò presto al calcio italiano, non credo di trovare problemi in futuro" (Foto)

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 04-08-2017 - Ore 14:30

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Conferenza Stampa, Under:

DAL NOSTRO INVIATO A TRIGORIA - DAVIDE APRILINI - Alle 13.30 nelle sale del Fulvio Bernardini di Trigoria è il turno della presentazione di Cengiz Under, il calciatore turco dopo aver ben esordito con la maglia giallorossa nella tournée americana si presenta in sala.

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Prende la parola Monchi: "Buongiorno. Ünder è il giocatore meno conosciuto tra quelli acquistati, ma personalmente ha rappresentato una sfida importante avere un calciatore corteggiato dai più grandi club, questo grazie alla volontà del calciatore e della società e in particolare del presidente di darmi fiducia nell'acquistarlo. Mi rende molto contento perché ritengo che abbiamo preso un calciatore utile per il presente e in chiave futura".

Cosa ti attrae e cosa ti spaventa di più del calcio italiano?
"Vengo da una lega simile a quella italiana, anche da noi si gioca forte, sia difensivamente che offensivamente. Quando c'è stata questa occasione ho accettato subito, mi abituerò a questo calcio forte col passare del tempo. Credo di non trovare problemi in futuro".

Quali sono le tue prime impressioni sui compagni?
"Quando sono arrivato era il mio compleanno, all'aeroporto mi hanno accolto benissimo, mi è piaciuto molto. Non parlando per il momento l'italiano potrei avere qualche disagio, ma ho cominciato a fare lezioni e credo di impararlo al più presto".

Domande per Monchi: Qual è il processo che porta alla scelta di un talento così giovane? 
"Per noi addetti ai lavori si tratta di un calciatore si giovani ma che era in Nazionale. Un giocatore che meritava di essere segnalato e che conoscevo molto bene. Potendo la Roma contare su uno scouting magnifico il calciatore era già conosciuto. Quando eravamo alla ricerca di un calciatore mancino abbiamo pensato a lui, un giocatore importante per il futuro e per il presente".

Domanda per Monchi: E’ stata una trattativa lunga per prendere Cengiz? 
"Il tempo nel calcio ce n’è sempre di meno, ma noi abbiamo grandissima fiducia in lui. Al di là delle sue qualità sportive vanno unite quelle umane. E’ un ragazzo intelligente e siamo sicuri che i tempi di ambientamento saranno corti. C’è stata concorrenza soprattutto dall’Inghilterra da squadre di primissimo livello, ma per fortuna la Roma rappresenta un marchio che attira molto".

Domanda a Under: Ti senti subito pronto per fare il titolare? Cosa pensi quando scrivono che sei il Dybala turco? 
"Io mi sento molto pronto, credo di aver dimostrato quando ero pronto quando giocavo in Turchia. Ho segato 7 gol e ho dimostrato le mie qualità. Per il momento mi sento molto proto poi vedremo col lungo andare, abbiamo avuto anche un bel periodo in America dove ho segnato un gol. Fin dall’inizio mi sento pronto poi vedremo insieme. Anche in Turchia mi chiamavano come Dybala ma io sono Cengiz e vi ricorderete di me così".

Domanda per Monchi: Che idea si è fatto dell’operazione Neymar, quali sono i pro e i contro? 
"Un po’ di fatica, veramente. Un po’ di paura. Non so dove arriveremo di questo passo e non voglio pensare che stiamo costruendo una bolla che poi possa esplodere. La mia storia è abbastanza chiara, non è quella di comprare giocatori cari, non so se quello che ha fatto il PSG sia legale ma non è di mia competenza. E’ un momento in cui l’economia mondiale extra calcistica fa fatica ad andare avanti e noi che dovremmo essere lo specchio di questo, ma non lo siamo".

Domanda a Under: recentemente hai incontrato Totti a Trigoria. Cosa vi siete detti e che impressione fa arrivare l’anno in cui il più grande giocatore della storia della Roma ha appena smesso?
"L’ho conosciuto il secondo giorno che sono arrivato. Vedevo molto i suoi video su internet, tifavo per lui, mi è dispiaciuto che ha lasciato il calcio, avrei voluto molto giocare con lui per poter imparare molte cose. Però non è successo, che peccato"

Domanda a Under: con Di Francesco come ti trovi? Come comunicate per via del problema della lingua? La Turchia ha cambiato CT, cosa ne pensi? Credi sarai convocato?
“Il cambio della Nazionale non vorrei commentarlo, conosco bene Lucescu, spero di essere richiamato, questo mi fa sempre piacere. Con Di Francesco ci capiamo a gesti per il momento, però si fa capire lo stesso. Come ho detto prima, prendo lezioni di italiano e a breve saprò parlarlo”

Domanda per Monchi: su Emre Mor, c'è qualcosa di concreto?
"Ieri mi hanno fatto la stessa domanda e per evitare che continuate a domandarmelo, la Roma non ha alcun interesse su Emre Mor. E' un giocatore interessante ma abbiamo Under e siamo contenti così".

Domanda a Under: differenze che hai trovato sullo stare in campo rispetto alla Turchia?
"Qui facciamo doppi allenamenti e in Turchia non facevamo così. Siamo sempre in palestra e fisicamente sono più impegnato, anche in Turchia andavamo in palestra ma non così tanto. Qui la disciplina è superiore rispetto a quanta ce n’era in Turchia".

Domanda per Monchi: nei giorni dell’acquisto di Under, Totti tornava qui. Per caso gli hai fatto vedere una cassetta per sapere cosa ne pensava?
"No, non ne ho parlato con Francesco di Under. Però quando era qui a Trigoria mi ha chiesto di lui, gli ho raccontato un po’ le sue caratteristiche. Ha dimostrato subito la sua personalità e la sua bontà quando ha incontrato Under e si è fatto una foto con lui rendendolo molto felice visto che era il suo primo giorno a Trigoria. Ha dimostrato ancora una volta la sua grandezza che voi conoscete anche meglio di me".

Domanda a Under: con Emre, che giocava con te, hai parlato per capire com’era il campionato italiano?
"Ho parlato con Emre, ci conoscevamo molto bene. Mi sento molto fortunato ad averlo conosciuto, prima di venire qua ci siamo sentiti al telefono e lui mi ha detto che il calcio italiano è molto duro e molto forte, come sempre. Però lui giocava a centrocampo, io sulla fascia, quindi abbiamo ruoli diversi".

Domanda per Monchi: ieri il Milan ha fatto 65mila spettatori per una partita di Europa League. Secondo lei per riportare 65mila spettatori fissi all'Olimpico, bisognerà spendere per forza o c'è un'altra via?
"Sono stato tre volte allo Stadio Olimpico e in due di queste circostanze siamo stati molto vicini a questa quota. La mia aspirazione non è avere 65mila spettatori allo stadio ma vincere con la Roma e tutto il resto verrà di conseguenza. I giocatori alla Roma già ci sono, da De Rossi a Strootman, Nainggolan, questi costituiscono il gancio migliore. Ribadisco: la mia aspirazione è vincere con la Roma".

Domanda per Under: anche Uçan ha giocato nella Roma, hai parlato con lui ultimamente?
"Certo che ho parlato con Salih, abbiamo lo stesso agente quindi ci conosciamo. Lui ha avuto degli infortuni, è stato sfortunato quando ha giocato qui. E’ stato un peccato che se ne sia andato, mi ha detto che io mi adatterò brevemente a Roma perché avendo questo problema della lingue, comunque i giocatori mi ci avvicineranno molto per velocizzare questo periodo d’adattamento. Il mio obiettivo è stare qua e avere successi con la Roma, non uso questo club come una scalinata per andare in una squadra migliore. Il mio obiettivo è di essere un giocatore ben voluto qua, che piaccia ai tifosi della Roma e ai dirigenti".

 

Domanda a Under: Senti di avere la personalità giusta per affrontare l'ambiente di Roma o devi migliorare?
"Prima di venire qui mi sono informato sulla cultura italiana e sull'ambiente che mi attendeva. Quando sono arrivato, la prima cosa che ho notato è che il cibo è simile. Finora non ho trovato nessun problema, non ho trovato nessuna situazione caotica, mi trovo molto bene. Sono felice. Vogliono fare amicizia con me, hanno buona volontà nei miei confronti e questo mi fa piacere".

Domanda per Monchi: che effetto le farà tornare a Siviglia?
"Difficile da spiegare, dopo 29 anni è la prima volta che entro allo stadio del Siviglia da avversario, con una squadra che non sia il Siviglia. Oggi è difficile dire quali saranno le sensazioni, saranno difficili da gestire soprattutto per uno che si commuove facilmente come me. Soprattutto perché c'è il trofeo Puerta che per tutti i sevillisti, come me, significa tanto".

Fonte: DAL NOSTRO INVIATO A TRIGORIA - DAVIDE APRILINI

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