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(EDITORIALE): Ridi Roma, il futuro è giallorosso

condividi su facebook condividi su twitter Di: Francesca Ceci 18-01-2014 - Ore 20:25

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(EDITORIALE): Ridi Roma, il futuro è giallorosso

Mentre la Roma dà spettacolo in campo, c'è spazio pure per un colpo di mercato. I giallorossi beffano il Napoli e gli soffiano Bastos. Come nei migliori copioni, quando sembrava ormai tutto fatto (erano già fissate le visite mediche), il difensore brasiliano cambia idea e sceglie di vestire la maglia della Roma. 

I giallorossi archiviano la pratica Livorno in 20 minuti: dopo appena 6 minuti ci pensa Mattia Destro che sblocca il risultato e fa gol alla prima occasione. Una Roma prepotente e padrona del campo macina gioco e occasioni, sfiora più volte il raddoppio che alla fine arriva con Strootman.

Davanti un Livorno timido e rassegnato,  reduce dal cambio Nicola-Perotti in panchina che non riesce praticamente mai ad entrare in partita. I giallorossi potrebbero dilagare, mancano il terzo gol in più di un'occasione con Pjanic, Gervinho e Ljajic.

Il serbo fa tutto bene, manca solo il gol. Lo cerca, lo vuole. Arriva al '33 come una liberazione. Come una benedizione.  Strameritato. Il gol del 3-0 chiude i giochi. Che, a onor del vero, non erano mai iniziati. 

La Roma continua la sua marcia e lancia un segnale chiaro agli uomini di Conte: "Noi non molliamo". Per qualche ora Juve a - 5 e stasera allo Juventus Stadium c'è una Samp in ripresa.

Spazzati via i timori della vigilia di chi temeva un calo di concentrazione in una gara che sembrava poco più di una formalità. Ma questa Roma è affidabile, concentrata. Una Roma che non fa scherzi e non scivola sulla classica buccia di banana, sulla quale, in  altri tempi, c'era da mettere in preventivo la scivolata. In altri tempi. In questi no. Perchè questa è un'altra Roma. Un'altra storia. La storia bellissima di una squadra che ha dimostrato, partita dopo partita, di aver cambiato passo e mentalità. Fuori e dentro al campo.

Da oggi al futuro siamo autorizzati a pensare in grande. Perchè questa è una grande Roma, una Roma da vertice. E il colpo d'occhio che ieri regalava l'Olimpico era il giusto tributo ad una squadra che merita applausi e sostegno da parte di un popolo, quello giallorosso, che sempre le è rimasto a fianco. 

Proviamo a immaginare l'Olimpico dei prossimi anni, stracolmo di bandiere e d'amore. Assistere alle partite di questa Roma somiglia sempre più a un privilegio. A un piccolo grande tesoro. Tutto nostro. Solo nostro. E' il nostro piccolo mondo antico. La sorpresa. Il dì di festa. E' nascondino. Guardie e ladri. E' la partita di tanto tempo fa, per strada, sotto casa quando finivi i compiti e suonavi al tuo migliore amico, è il tempo che non passa, quello del "Dai scendi", "il pallone lo porti tu o lo porto io?", "non sai giocare allora mettiti in porta va", quello che quando la mamma si affacciava dalla finestra e ti chiamava perchè la cena era pronta, era un po' un sogno che finiva.  E' tutti i giochi in un gioco solo. E', in una parola, il gioco che giocheremo sempre. 

Per questo e per mille altre motivi, ci crediamo e siamo sicuri che i giallorossi daranno fastidio alla Juve fino all'ultima giornata. Ci proveranno già dal prossimo martedi nella gara di Coppa Italia all''Olimpico dove sarà tempo di rivincita. 

Intanto Garcia si gode la prima vittoria, bella e convincente, del girone di ritorno. Tra poche ore tocca alla Juventus. Problemi loro. Già. Come ha detto Ljajic nel post partita "noi dobbiamo guardare al nostro giardino". Tanto il futuro è giallorosso.  E pure il giardino.

 

Fonte: francesca ceci

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