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Rudi Garcia: "Abbiamo grandi ambizioni, faremo di tutto per vincere trofei"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-08-2015 - Ore 12:27

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Rudi Garcia:

L'allenatore dell'AS Roma Rudi Garcia sarà chiamato per la prima volta in questa stagione ad intervenire in conferenza stampa, in vista della partita di domani contro l'Hellas Verona al Bentegodi, match che di fatto inaugurerà la nuova stagione di serie A. 

Appuntamento alle ore 13:00 per le parole del mister.

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Abbiamo giocato sempre con squadre di primissimo livello. Questo le da fiducia per la prima partita di domani?
Una preparazione che abbiamo scelto, sono sempre esperienze che ci portano a migliorare, è la cosa che vogliamo quest'anno. Per questo abbiamo scelto di giocare in trasferta contro squadre forti e chiudere con un'amichevole col Siviglia, che ha vinto l'ultima Europa League, dove abbiamo visto spettacolo e premesse di questa Roma. Ora abbiamo il campionato, dove ci sono i 3 punti da prendere, anche se nessuna squadra può sapere a che livello è nella prima partita stagionale, ovviamente non manchiamo di ambizioni e soprattutto ci concentriamo solo su questa partita che per noi conta. Voglio che tutto il gruppo sia concentrato, perché la prima è sempre importante.

Cosa si aspetta dalla stagione?
Già la partita domani dobbiamo giocarla con ambizione. Sappiamo che il Verona ha qualità nel gioco, dobbiamo contrastarla e fare di tutto per mettere sul campo il nostro gioco e le nostre qualità. Abbiamo grandi ambizioni, non sono cambiato. Sono venuto a Roma per vincere dei titoli, faremo di tutto per lottare per vincere dei trofei, sapendo che l'obiettivo primario è qualificarci per la Champions League. Sono due anni che sono qui, questa stagione, e lo vediamo quando usciamo da Trigoria, c'è tanto entusiasmo, tante ambizioni da parte nostra e tante possibilità, ma di certezze non ci sono nel calcio. Chiedo a tutti, giocatori, allenatori e società, di giocare insieme per usare un termine calcistico, e chiedo a tutti i tifosi, qualisasi età abbiano, di giocare con noi. Perché quando siamo insieme facciamo il bene della Roma, altrimenti facciamo il male della Roma. Sono arrivato in un contesto difficile, il primo anno abbiamo fatto benissimo. L'anno scorso abbiamo avuto delle difficoltà nella seconda parte della stagione, anche se molte persone hanno pensato che la Roma non potesse finire bene noi abbiamo dimostrato vincendo il derby di poterlo fare. Dico questo perché adesso che conosco bene la piazza ci può stare che ci sia un po' di disfattismo in alcuni momenti, forse perché la storia non ha dato a questa squadra i risultati che avrebbe potuto avere. Il mio appello ai tifosi della Roma: insieme siamo un gruppo forte, i momenti difficili ci saranno, ma se siamo insieme saremo più forti. Io come tutti oggi alla Roma sono solo di passaggio, ci saranno persone dopo di me. Non lo dico io di essere ambizioso insieme, ma lo dice la Roma. E' il suo destino vincere, siamo nella città più bella del mondo e nella squadra più bella del mondo, noi dobbiamo solo essere all'altezza di Roma.

Le caratteristiche tecniche di Dzeko già si conoscevano e l'abbiamo visto comunque contro il Siviglia. Visto che alla Roma mancava un centravanti così, cambieràil gioco della Roma?
Non penso. Avremo una punta che sarà molto più nell'area, ma noi abbiamo sempre provato e lo proveremo anche quest'anno che quando non c'è un giocatore in area ci devono essere altri. Siamo più ricchi nel senso che possiamo fare più cose, quest'anno, penso che sia un gran vantaggio per vincere le partite, perché quando un atteggiamento non funziona in una partita ho la possibiltà di cambiare modulo e uomini che insieme possono fare più cose, andare sulla fascia, fare cross, giocare con la punta, scambiare il pallone andando in profondità, tante cose su cui stiamo lavorando perchè Salah e Dzeko non sono da tanto tempo con noi, ci sono tante possibilità, anche quella di far giocare insieme il Capitano e Dzeko, non è un'eresia pensarlo. Ci servirà di avere campioni, non parlo del Capitano perché lo conosciamo, ma anche l'arrivo di Salah, Dzeko e non dimentico Falque, ma lui ha avuto tutto il tempo per inserirsi nella squadra.

Il terzo anno a Lille non andò male. Lei ha parlato di varietà in attacco, vedendo la partita col Verona, pensando alla difesa questa scelta non c'è. Sarà convocato Cole? Come sta Maicon? Gyomber è pronto per giocare o è meglio affidarsi a De Rossi?
Maicon sarà con noi quasi all'inizio della prossima settimana. Ashley (Cole, ndr) non sarà in lista, è una scelta della società. Gyomber ha fatto una seduta oggi e anche quella di ieri, è complicato inserirsi subito, sarà convocato, potrà dare una mano se serve ma va valutato il fatto che ad oggi non ha provato sul campo e sentito il modo di difendere della squadra. Può dare una mano come possono dare una mano i centrocampisti abbassandosi in difesa.

Alla fine dello scorso campionato ha detto che il gap fosse destinato ad aumentare. Ad oggi cosa può dire, è aumentato diminuito?
Lo dirà la stagione. La società ha operato benissimo, il nostro obiettivo è migliorare sempre. Sono arrivati grandi giocatori, il mercato però non è finito. Per un allenatore non è un momento gradevole iniziare quando il mercato non è ancora chiuso, ma faremo come da regolamento: completeremo la rosa entro il 1 settembre. Ci sono 3 punti da prendere, per iniziare col piede giusto.

Ha preso una decisione sui portieri?
Si, ho preso una decisione per domani. Ho parlato sia con Morgan che con Wojciech. Quest'anno la Roma può contare su due portieri forti ed esperti, come le grandi squadre devono avere. Non ci sarà un numero 1 e un numero 2, per me sono alla pari. Domani inizierà Wojciech Szczesny ma per me sono alla pari.

Ha sentito Digne?
Cerchiamo un terzino sinistro, Emerson Palmieri intanto è arrivato ma non penso possa essere convocato. Serve ancora un terzino, Digne fa parte delle possibilità, preferisco concentrarmi sui ragazzi che ho. Il 1 settembre avrò tutte le risposte da darvi

Ieri le parole di Blind hanno preoccupato tutto. Ci sa dire qualcosa in più su Strootman?
Kevin è un giocatore formidabile, uno dei più forti centrocampisti al mondo, che ha il mio sostegno e quello della società. Sta lavorando e noi siamo con lui per aiutarlo a tornare ancora più forte. Non sono medico, non posso parlare di queste cose, dovete chiedere ai medici. Io sono vicino a lui e spero torni quanto prima.

Bisognerà abituarsi a un Totti non più titolare o il suo ruolo è ancora imprescindibile?
 Abbiamo una fortuna di avere il Capitano, non devo tornare sul Campione in campo e nella vita. A Valencia ha dimostrato di essere prezioso per la squadra, ma tra pochi giorni compirà 39 anni. Non potrà giocare tutte le gare senza perdere brillantezza o forma fisica. Per me non ci sono problemi, è un vantaggio per la squadra e sarà sempre così finchè avrà piacere a giocare nella Roma, parlavamo di Dzeko con il Siviglia. Dzeko ha saputo giocare bene per il gioco della squadra. I singoli possono anche fare la differenza, ma sul lungo termine se non c'è gioco e la palla non arriva davanti possono chiamarsi Totti o Dzeko è difficile fare la differenza. Per questo mi concentro sempre sul lato collettivo della squadra, il Capitano avrà questa stagione un gran ruolo da giocare, sul campo e fuori.

La sensazione è che Pallotta le stia dando la squadra per vincere. Si sente costretto a vincere più degli altri anni?
La mia ambizione non è cambiata, è sempre la più alta possibile, poi sarà il campo a parlare. La società ha fatto un gran lavoro per migliorare, in attesa del nuovo stadio abbiamo fatto lavori anche qua. Un momento di crescita come il nostro deve essere questo: dare il massimo, sfruttare al meglio rosa, giocatori e potenzialità, sarà il mio compito.

 

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