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Leandro Castan: "Ecco il mio 11 ideale, Strootman un mostro, giocare con De Rossi è troppo facile. Totti? Il 10 più forte di sempre

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 08-12-2015 - Ore 11:10

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Leandro Castan:

Leandro Castan è stato intervistato dal nuovo sito giallorosso, elencando il suo 11 ideale si è soffermato su alcuni singoli, tra cui alcuni giocatori della Roma.

(4-3-3): Taffarel; Maicon, Benatia, Castan, Roberto Carlos; De Rossi, Paulinho, Strootman; Totti, Neymar, Ronaldo.

"Taffarel? È un esempio dentro e fuori dal campo: è uno dei migliori portieri del mio Paese. Vinse il mondiale con il Brasile quando ero piccolo: era il mio idolo. Mi piaceva molto anche il suo stile. Maicon? È uno dei più forti mai visti: non c’è altro da dire. Giocare con lui è un onore, fa sempre la differenza in campo. Benatia? Parliamo del centrale più forte con cui ho giocato. Stop. Castan? Posso scegliere me? Mi piace come gioco (ride, ndr). Voglio sempre stare al 100% e sbagliare di meno. Dopo aver giocato una partita mi riguardo in video: cerco di imparare dagli errori. È una cosa che faccio dopo ogni match. Roberto Carlos? È un onore essere stato suo compagno di squadra al Corinthians: per me è il terzino sinistro più forte con cui ho giocato insieme. Anzi, è il più forte di tutti i tempi. Un idolo. De Rossi? Daniele per la difesa è fondamentale, per me giocare con lui è troppo facile. Tatticamente è perfetto: fa la copertura quando il centrale esce e giocherei con lui per tutta la vita. Quando scala sulla nostra linea si vede che ha una dote naturale ad aiutare il reparto arretrato e guardandolo giocare imparo tanto anche a difendere. Mi piace molto. Paulinho? In Brasile tutto quello che ho vinto è grazie a lui: ha sempre segnato e fatto benissimo. Ha sempre trascinato le mie squadre e si merita di stare nel team dei miei sogni. È un decisivo, bravo ad avanzare e a coprire. Tatticamente anche lui è perfetto. Mi dispiace non averlo mai visto in Europa: è fortissimo. Strootman? Difficile parlare di un mostro come lui: è fortissimo. Giocargli accanto diventa molto facile, sa gestire la palla, sa difendere, sa attaccare. Nel calcio moderno è un calciatore completo. Garcia lo ha definito la nostra lavatrice e penso sia proprio la parola giusta per descriverlo. Totti? Prima di arrivare alla Roma avevo un po’ di ansia di incontrarlo nello spogliatoio: ora è un onore giocare con lui ed essere anche suo amico. È il 10 più forte della storia per me. Tecnicamente che possiamo dire? Dovremmo parlarne ore e ore. Se dovessi scegliere la sua dote migliore direi il modo in cui calcia la palla: non l’ho mai visto un giocatore con questa dote. Neymar? Ho giocato tante volte contro di lui e anche insieme in Nazionale: è micidiale. Nell’uno contro uno è impossibile prenderlo, se ti punta non c’è difensore che tenga. È velocissimo e ora in Spagna sta facendo tanta esperienza. Fra qualche anno sarà sicuramente il migliore al mondo. Devi per froza sceglierlo uno così forte in attacco. Ronaldo? Come fai a non scegliere Il Fenomeno nella tua squadra ideale? Per tutti i brasiliani deve esserci. Averci giocato è stata un’esperienza indimenticabile. Quando venne in Italia era esplosivo, tecnico. Mi auguro che Neymar possa fare la sua stessa strada, è quello di cui il Brasile ha bisogno adesso. Ripeto: è obbligatorio avere uno come Ronaldo in questa formazione, altrimenti non sarebbe un dream team”. 

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