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Conferenza Stampa, Di Francesco: "Stiamo crescendo. Montella è anche un fratello. Vincere significa che la Roma c'è"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Andrea Foti 30-09-2017 - Ore 13:15

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Conferenza Stampa, Di Francesco:

DAL NOSTRO INVIATO A TRIGORIA - ANDREA FOTI - Ultima gara prima della sosta per le nazionali per gli uomini di Di Francesco. La delicata trasferta di San Siro contro il Milan chiuderà infatti il mini-ciclo di incontri ravvicinati della Roma. Alla vigilia di questo importantissimo scontro diretto d'alta classifica, il mister incontra la stampa e risponde alle domande dei cronisti presenti.

Domani si chiude un miniciclo dalla Nazionale. Come e in cosa è migliorata la squadra?

Sono arrivati risultati importanti. Stiamo crescendo. Dobbiamo essere più continui. Ma ci lavoreremo.

Montella le ha augurato tanta fortuna. Cosa si sente di dirgli?

E' un fratello per me, da Empoli. Abbiamo mantenuto il rapporto nel tempo. Io ho tanti amici nel calcio, sono fortunato. Lo contraddistingue la battuta pronta, la capacità di essere scugnizzo. Ha una grande capacità di comunicazione, di interazione, di sfruttare al massimo le caratteristiche dei suoi giocatori.

Ci sono stati molti infortuni negli ultimi 4 anni. Quale può essere la motivazione di questa incidenza e come si possono prevenire?

Ci sono stati tanti crociati, legati alle tante partite. Ci sono i campi pesanti, come mi è capitato a Sassuolo. È cambiato il ritmo di allenamento e partite, le ore di viaggio. Ci sono tanti aspetti da valutare, anche su questo dobbiamo cercare di migliorare. Ma per poter competere a certi livelli bisogna allenarsi duramente e piccoli infortuni possono capitare. Io devo essere bravo a portar questa cultura del lavoro nella squadra.

Il Milan è favorito...

In campo si vedono i risultati. Non partiamo favoriti, ben venga. Tutti si aspettano qualcosa in più da me e dalla squadra, ma a me questo piace, perché ci porta a voler sempre migliorarci e ambire a qualcosa di più.

Manolas ha detto che vincere a Milano significa dare un segnale. È d’accordo?

Vincere a Milano significa rimetterci in corsa e leggere sui giornali il giorno dopo “Roma c’è”. Andiamo con la consapevolezza di volere i tre punti.

Nainggolan non è stato convocato col Belgio. Sembra una decisione assurda.

È uno dei top player. Magari non è adatto al sistema di gioco scelto. Mi dispiace per lui, ma magari così mi può dare qualcosa in più. Io me lo tengo molto stretto, invece, Radja, vi assicuro.

Nel mondo del calcio c’è poca pazienza per gli allenatori, vero? Ha visto il goal di Totti?

Non l’ho visto, ma lui è un vincente in tutto quello che fa. 90 minuti disfano e costruiscono. Ma dipende anche da voi. Ancelotti è stato esonerato, ma può succedere. Si tende ad esasperare tutto.

Fonte: DAL NOSTRO INVIATO A TRIGORIA - ANDREA FOTI

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