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LIVE TRIGORIA - CONFERENZA SPALLETTI: "Fiorentina e Roma sono simili. Noi abbiamo fatto un capolavoro, loro un'opera d'arte"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Chiara Barberis 03-03-2016 - Ore 12:30

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LIVE TRIGORIA - CONFERENZA SPALLETTI:

Alla vigilia del match contro la Fiorentina che si terrà domani sera all’Olimpico alle 20.45, il tecnico giallorosso Luciano Spalletti incontra i giornalisti nella sala stampa del centro tecnico "Fulvio Bernardini". La prossima partita sarà il ritorno con il Real Madrid alle 20.45 l’8 marzo.

Ecco le parole del mister.

Cosa teme di più della Fiorentina?

Quello che hanno creato da tre anni a questa parte, hanno creato un'opera d'arte, una squadra solida e tosta, con possibilità importanti. E' stata la più brava di tutte. 

Pjanic e Nainggolan sono a disposizione?

Sì. Invece Iago ha un po' di febbre. Daniele continua il recupero e non sarà convocato.

Dzeko?

Devo pensarci ancora.

Roma e Fiorentina si somigliano in qualche modo? Quale caratteristica della Roma può fare la differenza domani?

Un po' sì, perchè hanno entrambe molti palleggiatori, fanno girare molto palla. Loro sono bravi a interpretare il modo di giocare degli altri con elasticità. In questa partita bisognerà essere più bravi di sempre. Se loro hanno fatto un'opera d'arte, i miei ragazzi hanno fatto un capolavoro nelle scorse partite.

Sono stati venduti pochi biglietti, nonostante i risultati. Come si risolve la questione?

Non è più una questione di risultati. Mi dispiace di questa situazione. Noi a Empoli siamo stati molto comodi dentro quell’abbraccio del nostro pubblico. È servito per reagire alla squadra.

Tre mesi fa Burdisso ha detto che venendo a Roma, i giocatori sembrava quasi che facessero un favore ad allenarsi. Le difficoltà ambientali romane sono state spesso citate. Rispetto a 10 anni fa nota un atteggiamento di lavoro della squadra diverso? È veramente un ambiente difficile oppure è ideale per lavorare Roma?

Mi farebbe piacere ritrovare Burdisso per dimostrargli come si sta in un ambiente di calcio. L’ambiente Roma è ideale per lavorare. Nella vita ci sono persone che non fanno e persone che si accodano a quelli che fanno, e tengono l’ambiente basso. Più è basso più ci si intrufola. Qui le cose si sanno fare. Chi non vuole migliorare va via. Noi vogliamo migliorare, io per primo. Io ci sono tornato qui, ho potuto scegliere cosa fare. I ragazzi hanno imboccato la strada giusta. Se ci prestano Burdisso una settimana, viene a vedere qui come si lavora. Se uno ha possibilità 10 deve dare 12. Il mio atteggiamento sarà sempre in quella direzione.

Pallotta è a Roma. Ci ha parlato privatamente?

Sì, era contento ed entusiasta. Libero di far valere la sua grande qualità di persona. Avrà trasferito questo alla squadra, negli spogliatoi. Ha voglia di fare. È una persona in sintonia con quello che ho detto prima. Bisogna aver sempre il coraggio di osare. È la costanza di pensiero che fa la differenza. Si deve guardare avanti con stimoli ed incentivi, verso una strada che si possa fare.

Tatticamente che partita si aspetta?

Loro verranno a pressarci, sapranno cambiare atteggiamento in base a come saremo in campo noi. Il loro mister è bravo, perché lui ha creato questa capacità di cambiare sempre modulo tattico dentro alle azioni. Hanno giocatori validissimi.

Da quando lei è qui si è molto esposto su diversi argomenti. Totti, i tifosi, ecc. visto che c’è il presidente.. lei si è sentito solo, ha sentito la società lontana?

L’altro giorno abbiamo fatto una foto con i calciatori, i collaboratori, i medici, dei fotografi. Sono tutti con me. io sono in buonissima compagnia di tantissime persone. Io sono con loro, loro sono con me. Tutti. Oggi c’è anche il presidente. Siamo al completo. Prendo decisioni che riguardano il mio lavoro, la mia area, la mia posizione.

Terrà conto degli impegni della Fiorentina? El Shaarawy sta facendo lo stesso lavoro di evoluzione di Bernardeschi?

Fra tre o quattro giorni noi giocheremo contro il Real Madrid che ha giocato ieri, e non dirò ai ragazzi che loro sono più stanchi. Per avere vantaggi. Le partite vanno giocate. Dobbiamo farci trovare pronti, questo è il nostro dovere, perché nei 90 minuti dobbiamo dare tutti. Non possiamo portare nella partita che noi ci siamo riposati un giorno in più. Dobbiamo vincere se si vuole passare il turno. Bernardeschi e El Shaarawy sono due calciatori simili, con grandi qualità. In tutto c’è un inizio e una fine. Al centro è il percorso che conta. Se l’atteggiamento e le reazioni sono giuste, ci sarà la crescita. Loro lo stanno facendo. Si stanno rendendo conto di qual è il percorso giusto per arrivare in fondo meglio di come sono partiti.

DALLA NOSTRA INVIATA A TRIGORIA CHIARA BARBERIS

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