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LIVE TRIGORIA - CONFERENZA STAMPA SPALLETTI: "Faremo il nostro dovere"

condividi su facebook condividi su twitter Di: Chiara Barberis 13-05-2016 - Ore 13:00

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LIVE TRIGORIA - CONFERENZA STAMPA SPALLETTI:

Eccoci arrivati all'ultima giornata di questo Campionato 2015/2016, che vedrà la Roma ospite del Milan, domani sera alle 20.45

Ricapitoliamo la situazione classifica: i giallorossi si trovano al terzo posto con 77 punti, a -2 dal Napoli, mentre la capolista bianconera domina al primo posto con 88 punti. 

Oggi alle ore 13.00 Luciano Spalletti incontra i giornalisti nella sala stampa del centro tecnico "Fulvio Bernardini" per la consueta conferenza prematch.

Di seguito le parole del mister.

Situazione infortunati: Keita, Perotti, Vainqueur non recuperano. Per il resto sono tutti a disposizione. 

Quant'è importante per la Roma andare a Milano e giocare come se foste a pari punti col Napoli?

"Abbiamo il dovere di giocare senza certezze matematiche. Dobbiamo  mantenere la solidità mentale, anche quando sembrerebbe che i giochi sono fatti. Faremo il nostro dovere. Lavorare con i ragazzi è stato grandioso perchè hanno mostrato di voler fare qualcosa di diverso. Mi aspetto che lo faranno fino in fondo".

La Roma vale più del terzo posto?

"Se arriveremo al terzo posto, avremo fatto di tutto per arrivarci. I miei ragazzi sono stati grandiosi".

20 punti di distacco tra Milan e Roma. Perché è mancato così tanto?

"Non si può sapere fino in fondo. Non si può entrare fin dentro alle squadre. Certo dopo una stagione da dimenticare per loro, devono chiudere bene, far un buon colpo di coda. Se noi non metteremo in campo tutte le nostre qualità, loro saranno bravi ad approfittarne. Per noi sarà una partita tosta, difficile".

Perché Ucan non ha trovato più spazio?

"È un ragazzo delizioso, un grande professionista. Ha trovato altre persone intenzionate a fare di più. È bravo, avrà un futuro importante, perché ha creatività e qualità tecnica. Fa goal, calcia bene. Forse da un punto di vista di continuità caratteriale deve migliorare. È che gli altri sono stati più bravi a mostrare la voglia di fare. Io devo lasciare fuori qualcuno, mi dispiace e lo ringrazio del contributo che ha dato sempre in allenamento".

Domani potrebbe essere l’ultima partita di Digne e Szczesny. Potremmo rivederli l’ano prossimo?

"Per noi è troppo importante prima la partita di domani. E non voglio mettere nessuna attenuante o posizione sul futuro, davanti al risultato che voglio domani sera. Noi oggi ragioniamo sul domani".

L’anno scorso la Roma ha chiuso al secondo posto, ma non col massimo dell’ottimismo. In questi mesi lei si sente più ottimista sull’anno prossimo?

"Io mi sento ottimista per quello che ho visto in questa squadra, senza confronti. Non penso che l’anno scorso sia stato fatto un cattivo lavoro. Non si pianifica sulla carta, ma col lavoro in campo di volta in volta. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare e per quello che ho visto la mia squadra si può confrontare davvero con chiunque".

Domani ci sarà Dzeko per Perotti? Per l’anno prossimo ci possiamo contare?

"Ce ne sono tre o quattro seri.. ne sceglierò uno di loro. Per il prossimo anno ne abbiamo già parlato. I discorsi verranno fatti da lunedì".

Contro la Lazio ad aprile hai inventato il 4-2-4, una cosa che avevi apprezzato da Ventura. La Roma della prossima stagione riparte da lì? Che ne pensi di Sampaoli?

"I moduli li fanno le singole caratteristiche dei calciatori. Penso che la mia squadra sarà non avere modulo, o giocare più moduli senza accorgersene, perché è quello il passo in avanti che hanno fatto molte squadre in questo campionato. Questi giochi di posizione, di elasticità, non danno riferimento. Fiorentina, Napoli, Empoli sono queste squadre. Più fantasia, più interpretazione. Il 4-2-4 quando hai qualcuno come Nainggolan non lo puoi rispettare, come lui molti altri, hanno disponibilità a fare anche di più del loro orticello. Sampaoli non lo conosco, ne ho sentito parlare.. avrà le qualità per insegnarci qualcosa anche lui. Lo guarderemo con attenzione, perché siamo contenti di imparare qualcosa".

Le squadre che hanno affrontato il preliminare di Champions League hanno fatto fatica. Come si rimedia?

"Affatica, ma dà vantaggio perché si giocano subito partite vere. Ci si danno subito degli obiettivi chiari e tosti, con la giusta mentalità competitiva".

Come si pone sulle tournee estive?

"È corretto, perché sono viaggi grossi, che buttano via energie per una squadra, creano difficoltà nella testa dei giocatori. Si deve farlo funzionare e tener conto di alcuni passaggi. Per esempio si potrebbe fare più amichevoli in meno tempo, così si usano tutti e 24 i giocatori a disposizione e subito. Bisogna trovare giuste disposizioni. Dobbiamo contribuire a restituire qualcosa al movimento che questo sport crea, compresi bimbi e tifosi. Dietro di noi c’è tanta gente importante, decisiva e fondamentale per questo risultato finale".

C’è un aspetto in particolare che le è piaciuto in questi mesi, e uno su cui ancora si deve lavorare il prossimo anno?

"Ho visto rispetto dei ruoli, voglia di determinare, presupposti di crescita. Si è visto poi in campo. Bisogna migliorarsi in tutte le cose.. c’è sempre possibilità di fare meglio. Noi possiamo cambiare la nostra e la vita degli altri, dobbiamo sempre credere di fare meglio. Non sarà facile, ma l’intenzione è quella di andare a creare il presupposto di mostrare che le nostre qualità sono ancora più alte".

DALLA NOSTRA INVIATA A TRIGORIA CHIARA BARBERIS

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