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Ventuno modi per dirti… casa

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 31-08-2013 - Ore 20:15

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Ventuno modi per dirti… casa

A A PROPOSITO Si torna a giocare all’Olimpico novantotto giorni dopo il 26 maggio. È bene ricordarlo, per chi c’era, per chi non c’era e per chi c’era ma era come se non ci fosse. 

B BRADLEY Al Bentegodi si è affermato nel calcio italiano, sempre con una maglia gialloblù ma quella del Chievo. Oggi per lui sarà un po’ un derby e pure il primo, visto che a Verona non lo ha mai giocato. Il Sunderland e Paolo Di Canio sono lontani.

C CORE DE ROMA Contro il Verona Giacomo Losi giocò la sua ultima partita con la maglia della Roma. Giornata indimenticabile, ancora più che per l’addio, per il cartellino giallo rimediato, il primo (e anche l’ultimo) di tutta la sua carriera. Quando lo racconta quasi quasi gli viene ancora il nervoso.

D DI BARTOLOMEI Agostino ci sta sempre bene. In qualsiasi partita, in qualsiasi anno, in qualsiasi Roma. Figuriamoci col Verona. Era settembre, era il 1982, era l’inizio, sarà scudetto.

E ESORDIENTI Sarà la prima volta in assoluto per Ljajic e Strootman. Sarà la prima all’Olimpico da romanisti anche per De Sanctis, Maicon, Benatia, Gervinho… Insomma per tutti i nuovi. Un’emozione speciale, anche se un po’ meno perché senza curva Sud.

F FIORENTINA Freud avrebbe avuto molto da dire sul clamoroso lapsus con cui Adem Ljajic apre la sua conferenza stampa di presentazione. «I miei obiettivi? Sono appena arrivato, la Fiorentina ha dei giocatori importanti e mi aspetto di andare in Europa». Momento di gelo in sala stampa. Fra tanti che quando si presentano parlano di sogni, lui si fa sfuggire un lapsus. Speriamo che dopo l’inconscio, i prossimi ad andare fuori giri siano i difensori avversari.

G GRECIA Ci eravamo lasciati (male) con i suoi portacolori, ci ritroviamo contro chi porta il suo nome. Coazione a ripetere, per rimanere a Freud.

H HOTEL Sì, era anche Hellas, però per noi resta sempre hotel, anche perché nel frattempo è arrivato Ljajic e magari lui ancora non lo sa. Questa Roma non è un albergo. Nemmeno quando gioca in casa.

I IUGOSLAVIA Un serbo (Ljajic, anche se non canta l’inno), un bosniaco (Pjanic), un croato (Jedvaj), tutti con la stessa maglia. Ventidue anni fa in pochi lo avrebbero immaginato.

L LAMELA La sua avventura in Premier comincia all’Emirates, dove il Tottenham è atteso dalla sfida con l’Arsenal. Erik ha chiuso con un derby e con un derby ricomincia. Vediamo se ha il coraggio di giocarlo come l’ultimo, questo.

M MANDORLINI Non proprio uno che ispira simpatia. E non solo per quel suo “Ti amo terrone”

N NOVANTUNO L’anno di nascita che accomuna i gialloblù Michelangelo Albertazzi e Jacopo Sala e il nostro Alessandro Florenzi. A sedici anni i primi due erano corteggiati da mezza Europa, Sala andò in Inghilterra (condividendo l’esperienza al Chelsea con Fabio Borini), Albertazzi non se la sentì di trasferirsi all’estero e scelse il Milan. Nel frattempo Florenzi faceva a gara a chi giocava di meno con l’amico Bertolacci. Il tempo, però, ha dato ragione a lui, che li ha raggiunti, superati e ormai pure doppiati.

O ORECCHIO Quello di Luca Toni, celebrato dal noto gesto di esultanza del centravanti, che domani ritrova l’Olimpico (ancora grato per quel gol all’Inter), ritrova Francesco Totti (Ranieri stia tranquillo, giocheranno insieme ma solo da avversari), speriamo non trovi pure un altro gol dopo la doppietta che ha rischiato di mandare per traverso il cocomero a Max Allegri.

P PUNTA La casella da riempire nel mercato giallorosso. Matri è andato al Milan, per Gomis si temporeggia, Abel Hernandez è l’extrema ratio, Gilardino verrebbe di corsa, per Demba Ba c’è da convincere il Chelsea sulla formula. Ah sì, poi c’è sempre da piazzare Marco Borriello.

Q QUATTRO-TRE-TRE Passano gli anni, passano gli allenatori, non i moduli. 4-3-3 era con Luis Enrique, 4-3-3 era ovviamente con Zeman, 4-3-3 è anche con Garcia. Stessi numeri per risultati, si spera, molto differenti. RRUDI Garcia, chiaramente. Buona la prima a Livorno. Magari buona anche la seconda che poi è ancora una prima (in casa). In bocca al lupo mister… (Vedi anche alla lettera T)

S STROOTMAN Kevin. Ovvero un talento che ha già riempito gli occhi dei romanisti. In estate è quello che ha strappato più applausi. Un geometra dai piedi raffinati, un mastino con l’intelligenza calcistica di un trequartista. Un veterano di 23 anni. Terni e una caviglia malconcia gli hanno tolto Livorno. Ora la Roma e l’Olimpico per cominciare come lui sa, come ha fatto vedere di sapere…

T TELEFONO Quello di Garcia (Vedi R), ma è noto che all’Olimpico i cellulari non prendono bene.

U UNDICI Ovvero gli anni dall’ultima volta contro il Verona in campionato. Perché poi i gialloblù sono retrocessi. Undici, gli anni di B e non solo. E non sono loro…

V VENTIDUE SETTEMBRE Tre settimane da domani. Se non lo state già facendo dalle 19.50 del 26 maggio, è bene che cominciate a pensarci.

Z ZERO I tifosi della Roma che domani saranno in curva Sud. E anche il voto a chi ha deciso di impedire loro di entrare

Fonte: (Il Romanista – D.Giannini-V.Meta)

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