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Diritti Tv Champions, Mediaset smentisce un accordo con Sky: "Non ce ne saranno, non si pratichi concorrenza sleale"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 21-01-2015 - Ore 16:17

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Diritti Tv Champions, Mediaset smentisce un accordo con Sky:

L'emittente ha voluto smentire categoricamente che in futuro ci saranno accordi con Sky per cedere i diritti relativi al triennio Champions League 2015-2018.

La Champions League dei prossimi tre anni (dal 2015 al 2018) si potrà vedere solamente sugli schermi diMediaset Premium. L'emittente televisiva ha infatti voluto categoricamente smentire le voci formatesi nei giorni scorsi secondo le quali si sarebbe potuti arrivare ad un accordo con Sky, che sta trasmettendo la massima competizione europea in questa stagione. Ecco quanto affermato con un comunicato ufficiale: "In relazione a indiscrezioni e ambiguità di stampa sul tema diritti tv “Champions League 2015-2018”, Mediaset invita i mezzi di informazione a non alimentare fantasiose ipotesi fatte circolare con la sola finalità di confondere il pubblico. Non sono in corso trattative per accordi di sub-cessione ad altre emittenti dei diritti tv della Champions League acquisiti in esclusiva da Mediaset per il triennio 2015-2018. Trattative che non si apriranno né ora né nei prossimi mesi. Ribadiamo, al contrario, che per i prossimi tre anni, un match del mercoledì sera sarà trasmesso in esclusiva da Canale 5, mentre tutti gli altri incontri del martedì e del mercoledì saranno un’esclusiva assoluta di Mediaset Premium fino al 2018. Dal settembre del 2015 la 'Coppa dalle grandi orecchie si potrà vedere solo su Mediaset. Qualunque altro tentativo di depistaggio verrà considerato come concorrenza sleale e verranno prese in considerazione eventuali azioni legali: "Ne consegue che da settembre 2015 le serate televisive del martedì e mercoledì della pay tv satellitare non ospiteranno più nessuna partita del torneo di calcio più importante d’Europa. Eventuali ulteriori indiscrezioni future su questo tema, saranno come sempre frutto del tentativo di lasciare aperte opzioni inesistenti con l’obiettivo di disorientare i telespettatori se non di praticare concorrenza sleale".

 

Fonte: goal.com

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