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Juventus FC: il bilancio dice che per comprare bisogna prima vendere

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 19-05-2014 - Ore 17:15

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Juventus FC: il bilancio dice che per comprare bisogna prima vendere

Stando così le cose”, la terza trimestrale della Juventus, approvata il 13 maggio 2014, apre le porte ad alcuni spunti di riflessione sui possibili scenari futuri, che potrebbero condizionare le scelte della società bianconera anche dal punto di vista sportivo. In particolare, l’obiettivo di raggiungere l’equilibrio economico e la necessità di far fronte agli impegni finanziari derivanti dagli investimenti in infrastrutture, necessitano entrambi di un livello minimo di ricavi, che richiede anche grande attenzione all’andamento sportivo della squadra ,che alimenta, a sua volta, la provvista dei ricavi necessari al perseguimento degli obiettivi citati. Da una lettura superficiale dei risultati della trimestrale, sembrerebbe che eventuali investimenti nella rosa possano essere finanziati solo dallo sfoltimento della rosa stessa. La leva dell’indebitamento finanziario per effettuare acquisti di “Top Players” è da escludere. Lo scenario dello smantellamento della rosa, in particolare di tutti i pezzi pregiati, potrebbe compromettere l’andamento sportivo e di conseguenza il venir meno di ricavi importanti come quelli delle competizioni europee. Diventerà fondamentale l’abilità nel Player Trading da parte del management sportivo e quella nel far aumentare i ricavi commerciali da parte del management non sportivo. Si pensi al naming rights del Centro Sportivo, magari in abbinamento con lo stadio. Lo scenario dello “smobilizzo della rosa" è supportato da alcune frasi pronunciate dal tecnico, come “fine di un ciclo” o “la squadra è spremuta”. Ovviamente dire “spremuta” è molto diverso da dire “stanca”. Lo scenario “conservativo” potrebbe puntare su alcuni ritocchi attingendo dal mercato “low cost” o dei parametri zero, ma resta ugualmente necessario lo sfoltimento degli esuberi. Altra possibilità resta un’operazione alla “Zidane”. Questi ultimi scenari necessitano dell’abilità del management sportivo che deve operare anche in sintonia col progetto tecnico. Nel Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2014 gli Amministratori, prevedono che l’esercizio 2013/2014 evidenzierà una perdita superiore a quella dell’esercizio 2012/2013. Poiché la perdita di esercizio 2012/2013 al netto delle imposte è stata di circa 16 milioni di Euro, la perdita 2013/2014, sarà di importo superiore a tale cifra, che comunque potrà essere coperta dalle riserve patrimoniali esistenti.

I dati di sintesi mostrano un utile netto, relativo ai primi 9 mesi dell’esercizio, di € 2,9 milioni (€ 13,8 milioni al 31/03/2013), un patrimonio netto positivo per (€ 78,4 milioni 31/03/2013) e un indebitamento finanziario netto in aumento, pari a € 198,9 milioni (€ 160,9 milioni 31/03/2013). E' bene ricordare che il quarto trimestre 2012/13, determinò la perdita finale dell’esercizio, anche a causa dell’impairment effettuato sul valore di Felipe Melo. Per quanto riguarda la sostenibilità del debito, anche se il rapporto Net Debt/EBITDA potrebbe migliorare, se si aumentassero i ricavi operativi, bisogna evidenziare che la Juventus ha delle linee di credito per € 309,7 milioni, che sono utilizzate solo per il 58,43%.

Gli Amministratori, nonostante le previsioni di perdita, hanno ribadito che nell’ultimo trimestre dell’esercizio la gestione sarà focalizzata sull’obiettivo di ridurre l’entità della perdita prevista, in modo da proseguire nel trend di miglioramento dei risultati economici evidenziato negli ultimi due esercizi.

 

Fonte: Luca Marotta - sportbusinessmanagement.it

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