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La Champions risolleva i ricavi: semestrale chiusa con un utile di 8,6 milioni

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 03-03-2015 - Ore 13:34

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La Champions risolleva i ricavi: semestrale chiusa con un utile di 8,6 milioni

La Roma chiude il primo semestre dell’esercizio 2014/15 con un risultato economico consolidato positivo per 8,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente di 11,9 milioni di euro, avendo chiuso al 31 dicembre 2013 con una perdita di 3,3 milioni di euro. Un trend positivo dovuto principalmente alla partecipazione alla fase a gironi della Champions League, con un totale di ricavi di esercizio pari a 107 milioni di euro, 49,5 milioni in più rispetto allo stesso periodo preso in esame nell’esercizio precedente. In aumento anche i costi di esercizio, che passano da 73,5 a 91,6 milioni.

Ricavi. Un aumento dell’86,1% alla voce ricavi per la Roma, che con la partecipazione alla Champions League ha quasi raddoppiato le entrate nel primo semestre. La qualificazione alla fase a gironi ha generato proventi per 49,2 milioni di euro tra premio di partecipazione, premi per risultati e market pool, oltre ai ricavi dal botteghino. Dal ritorno alla massima competizione continentale ne risente particolarmente la voce legata ai diritti televisivi e d’immagine, che passa da 30,1 a 62,5 milioni, mentre sono in calo i proventi dalle sponsorizzazioni, scesi da 6 a 2,5 milioni di euro. Praticamente stabili i proventi pubblicitari, pari a 4,4 milioni, e da vendite e prestazioni, pari a 3,4 milioni di euro. I ricavi da gare, infine, vengono triplicati nel giro di un anno, passando dai 10,9 milioni del dicembre 2013 agli attuali 30,4 milioni.

Costi. In aumento, seppur in maniera meno che proporzionale rispetto ai ricavi, anche i costi di gestione, che passano da 73,5 a 91,6 milioni di euro. Le spese per il personale registrano l’aumento più ampio, passando da 51,3 a 60,6 milioni di euro, mentre in base percentuale gli aumenti più importanti sono quelli riguardanti le spese per i servizi (21 milioni, +44,8%). Aumentano, seppur di poco, i costi legati agli acquisti di materie di consumo, pari a 3,5 milioni di euro contro i 2,6 milioni dell’esercizio precedente, così come le spese per il godimento di beni di terzi, passate da 3,6 a 3,9 milioni. In aumento, inoltre, i diversi oneri di gestione, pari a 2,6 milioni di euro contro gli 1,5 milioni del dicembre 2013.

Indebitamento. Il patrimonio netto consolidato è negativo per 52,9 milioni di euro, in miglioramento di 28,5 milioni rispetto al saldo del 30 giugno 2014. La posizione finanziaria netta consolidata registra un miglioramento di 32 milioni di euro, risultando negativa per 100,1 milioni di euro. Nel dettaglio, si compone di disponibilità liquide per 4,9 milioni, pressoché pari a quelle del giugno 2014, crediti finanziari a medio e lungo termine per 12 milioni di euro e indebitamento finanziario per 117 milioni di euro (circa 20 milioni in meno rispetto a giugno). I debiti finanziari a breve termine ammontano a 77 milioni di euro e, più precisamente, si compongono di 15,2 milioni di debiti verso le banche, 20,9 milioni di debiti verso altri finanziatori correlati (+2,4 milioni rispetto a giugno) e 40,9 milioni di debiti verso altri finanziatori (+11,2 milioni rispetto a giugno).

Operazioni di mercato. Le operazioni di cessione di calciatori hanno generato plusvalenze nette per 25,1 milioni di euro, dato in diminuzione rispetto ai 49,8 milioni di euro contabilizzati nel 2013. Il risultato della gestione calciatori è positivo per 18,3 milioni di euro, in calo rispetto allo stesso periodo preso in esame nel bilancio 2013/14, quando la Roma registrò un risultato pari a 34,1 milioni. Il costo degli ammortamenti, infine, è in aumento di 1,5 milioni: dai 15,9 milioni di euro del dicembre 2013 si passa agli attuali 17,4 milioni.

Nuovo stadio, c’è l’ok del Comune. In data 23 dicembre 2014, l’Assemblea del Comune di Roma ha approvato la delibera che prevede il riconoscimento di pubblico interesse per il progetto preliminare-studio di fattibilità riguardante l’impianto sportivo dove giocherà l’A.S. Roma, situato nell’area di Tor di Valle, un progetto in corso di sviluppo da parte di una società indipendente, parzialmente posseduta da AS Roma SPV LLC, e che sarà al di fuori del Gruppo NEEP Roma Holding S.p.A.. La delibera conferma l’autorizzazione ufficiale rilasciata in data 5 settembre 2014 dalla Giunta del Comune di Roma, che richiamando le norme della c.d. “Legge sugli stadi”, prescrive le condizioni per l’ammissibilità del progetto ed elenca una serie di vincoli per la realizzazione dell’opera. Tutti gli obblighi derivanti dalla delibera verranno sottoscritti dal proponente in un’apposita convenzione che disciplinerà le fasi dei lavori e gli obblighi reciproci con una commissione di vigilanza che controllerà l’andamento dei lavori. Il progetto definitivo sarà quindi sottoposto all’esame di una conferenza di servizi, rappresentativa di tutti gli enti locali interessati, che entro il termine massimo di sei mesi dalla presentazione dovrà esprimere il proprio parere in merito alla fattibilità della realizzazione del progetto.

Fonte: Calcio & business di Marco Bellinazzo

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