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La Roma ed il Fair Play Finanziario, ne parliamo con Paolo Ciabattini,esperto di calcio business

condividi su facebook condividi su twitter Di: Gabriele Nobile 05-07-2014 - Ore 14:45

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La Roma ed il Fair Play Finanziario, ne parliamo con Paolo Ciabattini,esperto di calcio business

Ci sembrava interessante approfondire il tema del Fair Play Finanziario con un forum specifico sulla AS Roma, parlandone con Paolo Ciabattini, esperto di calcio business ed autore del libro “Vincere con il fair Play Finanziario”. Anche alla luce del prospetto informativo, pubblicato la settimana passata dalla Roma stessa, dove, tra i fattori di rischio, si parlava proprio di Fair Play Finanziario

D) In una intervista a Mediaset (eravamo a fine febbraio 2014)  lei testualmente disse: “Migliore sarà il bilancio 2014 che dovrebbe chiudere vicino al pareggio confermando la perdita aggregata di 60 milioni circa sui tre anni, ma con un trend in netto miglioramento. Prevedo una sanzione molto leggera in riferimento al secondo periodo di monitoraggio. Il capitale netto è negativo. Questo potrebbe significare un’ulteriore sanzione.” Passati 5 mesi la posizione della AS Roma è migliorata?

R) Il Bilancio 2014 potrebbe chiudersi vicino ai 25 milioni di euro di perdita che sommati ai 55 del 2012 e ai 37 del 2013, porterebbero la perdita aggregata del primo periodo di monitoraggio a 117 Mill. di euro circa. a questi vanno tolti i costi cosiddetti nobili che riguardano il settore giovanile (non gli stipendi e i costi relativi ai procuratori) e le infrastrutture che nel caso della Roma sono però una manciata di milioni di euro in tre anni. Oltre a questi, vanno dedotti il costo degli stipendi relativi all'esercizio 2012, dei giocatori che erano nella rosa prima del giugno 2010 come ad esempio Totti e De Rossi. la perdita aggregata dei tre anni (2012-2104) potrebbe ridursi a circa 70 milioni. Oltre a questo, il Patrimonio Netto è ancora negativo e questo costituisce sicuramente un'aggravante. La situazione non è migliorata rispetto a 5 mesi fa. La sanzione che verrà comminata alla Roma potrebbe essere: Obbligo di pareggio di bilancio nella stagione 2015, magari attraverso il blocco del monte ingaggi. Allineamento alla normativa entro il 2016 che significa pareggio di bilancio anche nel 2016. Multa di 2  mil. di euro con la possibilità di recuperarne 1 nel caso in cui venga rispettato il patteggiamento. Obbligo di procedere in tempi brevi con l'aumento di capitale già deliberato. Il numero di giocatori da iscrivere alle liste UEFA potrebbe essere ridotto, diciamo da 25 a 22, ma questo soltanto a partire da gennaio. Le prime sanzioni che sono state lievi, si inaspriranno sicuramente negli anni a venire. Se anche fossero una manciata di milioni di euro di multa, è sempre meglio darli al Sig. Sabatini per inventarsi qualche diavoleria sul mercato sudamericano. 

D) Anche alla luce di quanto “Visibile” nel prospetto informativo ( dal sito della Roma e pubblicato il 27/06/2014) tra i fattori di rischio, la Roma stessa si pone nella condizione oggettiva di scrivere “Di non essere in linea con i parametri stabiliti nel Fair Play finanziario (…) e che potrebbe essere passibile di sanzioni disciplinari” I Tifosi della Roma devono iniziare a preoccuparsi? O è nella prassi di una società quotata in borsa scrivere ciò?

R) E' nella prassi di una società quotata in Borsa ovviamente soltanto qualora il rischio sussista. Lo si scrive solo nel caso in cui i parametri non siano rispettati. I tifosi della Roma stante le sanzioni comminate al Manchester City e al PSG non devono essere particolarmente preoccupati a patto che la Roma proceda rapidamente con l'aumento di capitale già deliberato e che Sabatini continui a fare i miracoli in fase di campagna acquisti e più ancora cessioni. La partecipazione alla Champions nella stagione 2015, dovrebbe colmare completamente le perdite presenti nel bilancio 2014.

D) Come lei saprà la proprietà americana, in molte dichiarazioni rilasciate dal maggior azionista e presidente della AS Roma, James Pallotta, spesso ha parlato di  Fair Play finanziario, spiegando che per loro, essere nelle regole è un principio fondamentale..le recenti multe inflitte al PSG ed al City, molto leggere per la verità, potrebbero aver fatto cambiare idea al Presidente giallorosso?

R) Non credo abbia cambiato idea. Le sanzioni pur per il momento abbastanza leggere rappresentano sicuramente un successo per la UEFA. Ricordo che moltissimi addetti ai lavori davano per scontato che i club posseduti dagli sceicchi e dai i ricchi mecenati Russi avrebbero sicuramente costituito una Superlega che avrebbe di fatto sostituito l'attuale Champions League. L'aver patteggiato, significa aver accettato la normativa del FFP. Se il patteggiamento non verrà rispettato, le sanzioni saranno molto più pesanti.e nel patteggiamento è compreso l'obbligo di allinearsi alla normativa entro il 2016 che significa quindi pareggio di bilancio entro 3 anni.

D)  Ultima domanda,come ha spiegato Roger Mitchell, dirigente calcistico ed ex CEO della Premiership scozzese, che ha parlato del Fair Play Finanziario: “È manna dal cielo per proprietari e investitori. Le regole del Fair Play non sono insite nella cultura europea. Il controllo dei salari è una cosa estranea. Ma il Fair Play Finanziario fornisce una scusa per i leader dei club che se la devono vedere con tifosi infervorati che chiedono investimenti per i giocatori”. Sulla base di quanto dichiarato proprio da Mitchell, questo sistema, secondo lei, sta favorendo l’acquisto di nuove società di calcio, da parte di investors, non propriamente facoltosi, come gli sceicchi a Parigi e Manchester?

R) Nel mio libro, scritto tre anni fa, dicevo:" Il modello di business e di comportamento di molti club dovrà cambiare. Non si potrà più rimediare agli errori coprendo le perdite di bilancio. Non si potrà più agire sull'onda del momento emozionale o condizionati dall'incapacità di dire no ai tifosi. Diminuiranno le figure dei mecenati pronti a gettare dalla finestra somme cospicue. A trarne beneficio saranno i club più meritevoli, quelli che avranno lavorato meglio. Conteranno sempre di più le capacità del management. per vincere bisognerà anche essere bravi e non soltanto ricchi. Così facendo però, sarà tutto molto più bello." Io non ho cambiato idea. I mecenati risparmieranno molti soldi mantenendo intatta la possibilità di raggiungere i successi sportivi a patto di saper scegliere i collaboratori giusti. Si affacceranno al mondo del calcio anche coloro che non possono o non vogliono spendere e ne abbiamo già un caso lampante in Italia.

 

 

 

Fonte: insideroma.com

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