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Supporter Liaison Officer, chi è costui?

condividi su facebook condividi su twitter Di: Paolo Valenti 23-02-2016 - Ore 15:42

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Supporter Liaison Officer, chi è costui?

E’ di pochi giorni fa la notizia che la Roma ha inserito nei propri quadri societari Sebastiano Nela, indimenticato terzino della squadra campione d’Italia 1983, con la funzione di coordinatore dell’ufficio del Supporter Liaison Officer. Di che figura si tratta? In effetti molti non sanno che il Supporter Liaison Officer (SLO) è un ruolo previsto dalla normativa obbligatorio per tutte le società che intendono ottenere la licenza UEFA. Costituisce la funzione di raccordo tra la società calcistica e tutte le componenti del tifo organizzato (tradotto in italiano significa qualcosa come “addetto alle relazioni con i tifosi”) che in alcune federazioni europee, Svizzera e Germania su tutte, era obbligatoria per i club già prima che l’UEFA lo imponesse a partire dalla stagione 2012/2013. Concretamente, chi ricopre questo ruolo può essere un dipendente della società o una persona esterna all’organigramma con un contratto di consulenza, finalizzato allo scopo di fare da trait d’union tra club e tifo organizzato in merito a temi sportivi in senso lato: rispetto dell’avversario, fair play, antirazzismo. Valori sui quali da anni l’UEFA promuove campagne atte a sensibilizzare il pubblico che approccia le competizioni continentali, che diventano leve fondamentali per garantire la qualità dello spettacolo in campo e sugli spalti e, di conseguenza, creare un maggior valore di vendita del prodotto calcio europeo da esportare nel mondo.
Altro fondamentale compito del Supporter Liaison Officer è quello di collaborare con il Delegato per la Sicurezza in materia di safety e security allo Stadio, al fine di coordinare piani e interventi volti a garantire lo svolgimento degli incontri in un clima di massima partecipazione e alto livello di sicurezza. Concettualmente, il SLO deve svolgere un lavoro di coordinamento tra i tifosi organizzati nelle loro varie forme (dai club che espongono i loro striscioni in tribuna ai gruppi delle curve), la società e le forze di sicurezza. Un facilitatore, un mediatore, un soggetto comunque capace di far dialogare costruttivamente tra loro parti che, messe di fronte, potrebbero avere difficoltà a trovare vie per comprendere le rispettive posizioni. Un ruolo, come si capisce, molto delicato, che all’estero ha funzionato bene, tanto da convincere il massimo organismo calcistico europeo a imporlo come elemento obbligatorio per l’ottenimento delle licenze UEFA ma che, in Italia, è ancora tutto da sviluppare. Soprattutto a Roma, dove le incomprensioni tra le componenti potenzialmente coinvolte nello spettro di attività del Supporter Liaison Officer hanno portato all’avvilente spettacolo di uno stadio perennemente semivuoto.

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