Marketing

Tifosi e diritti televisivi: Roma (e Napoli) penalizzate nella distribuzione dei ricavi?

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 12-04-2014 - Ore 17:58

|
Tifosi e diritti televisivi: Roma (e Napoli) penalizzate nella distribuzione dei ricavi?

(DIRITTI TV - PARTE PRIMA  a cura di Gabriele Nobile e Massimiliano Rossi) - Ci spiega oggi Fulvio Bianchi, nel suo Blog “Spy Calcio”di Repubblica, che “Dopo il via libera di Agcom e Antritrust, la Lega di serie A adesso potrà preparare i bandi d'asta per i diritti tv: entro aprile pronto quello che riguarda i diritti domestici, poi fra fine maggio e primi di giugno gli internazionali e infine la Coppa Italia. Adesso nelle casse della Lega entra un miliardo all'anno. La strana coppia Andrea Agnelli-Claudio Lotito ha lavorato bene ed è riuscita a farsi garantire da Infront, l'advisor, 980 milioni a stagione (dal 2015 al 2018) e un eventuale rinnovo sino al 2021 ma solo nel caso di ricavi annui di almeno un miliardo e 40 milioni. “ Sempre Bianchi ci rassicura sul fatto che “La cifra più consistente arriva dalle pay tv: Sky (satellitare) versa 561 milioni all'anno, Mediaset (digitale) 268. Sky è seccata di dover versare molto di più della sua rivale, ma ha più prodotto, e vorrebbe l'esclusiva almeno di una delle "finestre" più importanti. Mediaset invece ha appena acquistato i diritti della Champions, pagando la bella cifra di 690 milioni per tre anni (dal 2015), soffiandoli a Sky (che ha l'Europa League). “ Questo è un quadro dettagliato di come la partita più importante si gioca sul tavolo delle 2 piattaforme televisive e di come di fatto (ma questa non è una cosa nuova) Sky e Mediaset finanziano il calcio Italiano.

Nella scorsa stagione (quella 2012/2013) i diritti televisivi furono divisi utilizzando i criteri che per molti anni la Lega aveva adottato per spartire i soldi tra le varie squadre di Serie A, criteri che fino ad ora sono stati contestati solo da pochi. In pratica il calcio italiano è stato, fino ad oggi, finanziato in base ad alcuni parametri, che ci spiega bene Donato Biancosino dal Sito Tifoso Bilanciato. Di fatto, esistono tre livelli, che chiameremo QUOTE.

1.       La prima quota, pari al 40%, è stata equamente distribuita tra tutti i club per 17,3 milioni di Euro.

2.       La seconda quota, pari al 30%, è stata scomposta in Sostenitori (25%) e cittadini città (5%).

3.       La terza quota, per un ulteriore 30%, è stata ripartita sulla base di tre sotto-criteri: i risultati dell’ultima stagione, nota come Stagione in corso (5%), i risultati dell’ultimo quinquennio, a partire dalla stagione antecedente quella definita Stagione in corso (15%) e, infine, i risultati dalla stagione 1946/47 alla sestultima stagione antecedente la Stagione in corso (10%).

 

 

Totale della divisione dei diritti TV

 

Come avrete potuto notare, questi criteri sono stati studiati dalla Lega, proprio per non scontentare nessuno dei club. Lo stesso Istituto di Ricerca che ha elaborato la strategia, specialmente del punto 2 assegna ai club più importanti cifre in base a quello che è il "bacino di utenza" e quella della stima delle varie “fan base”.

Abbiamo voluto analizzare invece quelli che sono i dati di ascolto delle partite trasmesse fino ad oggi (i dati sono pubblicati sul sito della lega) e come leggerete sotto, ci sono delle sorprese, anche di rilievo. Ovviamente il nostro lavoro, ha come scopo quello di porre in essere il reale valore della Roma di quest’anno, per accentuare il fatto, di come la squadra di Rudi Garcia abbia fatto appassionare anche tifosi di altre squadre. Merito che andrebbe preso in considerazione anche per la nuova divisione di questo importante patrimonio economico, che ricordiamo, muove il meccanismo del calcio in Italia, ed in questo contesto la Roma ha un forte appeal

RAPPORTO TRA TIFO REALE E TIFO TELEVISIVO

In Italia, più di un appassionato di calcio su quattro dichiara di tifare per la Juventus. E’ il risultato di un’indagine commissionata dalla Lega Calcio ad alcuni importanti studi di ricerca e che prende in considerazione un significativo campione di popolazione italiana appartenente al target over 14.

Degli oltre 25 milioni di italiani che seguono il calcio e dichiarano di avere una squadra del cuore, sono infatti ben 7.086.000 i sostenitori della Juventus: in pratica il 27,8% di tutti gli appassionati. Un numero importante che permette ai bianconeri anche di essere il club più amato in tutte le zone di Italia e di staccare nettamente le milanesi.

A completare il podio ci sono infatti Inter e Milan, che si dividono in modo pressoché equo 1/3 della popolazione “calciofila”: 4.231.775 fan dei colori nerazzurri (16,6% rispetto al totale) contro i 4.129.785 milanisti (16,2%).

Bisogna scendere su dati decisamente più bassi per trovare la quarta forza in graduatoria: il Napoli di De Laurentis infatti, con 2.345.310 e una fetta del 9,2% dei tifosi, staziona ai piedi del podio.

Le due posizioni seguenti sono invece occupate dalle squadre della Capitale e in questo speciale derby a stravincere è la Roma: con 1.529.550 appassionati (6% del totale), i giallorossi staccano nettamente i cugini della Lazio, fermi a valori quasi dimezzati (815.760 per il 3,2%).

La Fiorentina, settima, è infine l’ultima squadra a superare il mezzo milione di tifosi (713.790), seguita da Cagliari (446.374), Torino (420.881) e Bologna (331.403) a chiudere la top ten.

Incrociando i dati della fan base con quelli relativi ai dati di ascolto delle partite trasmesse sul circuito Sky, si possono ricavare delle interessanti riflessioni. La prima cosa che balza agli occhi è che c’è una sostanziale corrispondenza tra posizionamento nella classifica per numero di tifosi e quella per ascolto medio, ma a questa corrispondenza non equivale un’altrettanta omogeneità nelle proporzioni numeriche. Se infatti i tifosi della Juventus rappresentano quasi il 30% degli appassionati di calcio nel complesso, risultando di poco inferiori alla somma dei supporter di Inter e Milan e addirittura di gran lunga superiore alla somma dei tifosi di Napoli, Roma, Lazio e Fiorentina, per quanto concerne gli ascolti televisivi le distanze sono enormemente limate.

Prendendo, ad esempio, il confronto tra Juventus – il cui primato in graduatoria non è comunque in discussione – e la Roma, possiamo constatare come le unità televisive aggiuntive nelle partite della Juventus sono inferiori al mezzo milione, che rappresentano un +50% circa aggiuntivo rispetto ai singoli telespettatori delle sfide con protagonisti i giallorossi: ma a livello di tifoseria, quella juventina è oltre il 300% maggiore rispetto alla romanista.

Il dato è ancora più eclatante nel confronto con le milanesi, i cui ascolti televisivi sono pressoché identici a quelli della Roma (differenze dell’ordine del 5% a sfavore dei giallorossi) nonostante un bacino di tifosi maggiore delle milanesi in un range compreso tra il 250% e il 300%.

(lega calcio - Sky tv)

I motivi per spiegare questo fenomeno sono svariati.

Innanzitutto la trasversalità di alcune partite, seguite anche da utenti non necessariamente tifosi della squadra impegnata in campo per diverse ragioni (mera simpatia, tifo inverso per ragioni di classifica o campanile o semplicemente amanti del bel calcio o di partite comunque interessanti). Questo fenomeno, che fa capo anche all’esigenza psicologica dell’utente di ammortizzare il costo unitario per partita,nella stagione in esame può aver agevolato il dato della Roma di Rudi Garcia, protagonista di uno splendido campionato e in quanto tale particolarmente gettonata nelle scelte dei telespettatori (anche per i motivi addotti sopra).

In seconda istanza, non va trascurata la visibilità che hanno avuto le gare dei giallorossi grazie alla spalmatura nei palinsesti, con partite giocate quasi sempre in orario diverso dalle canoniche 15 del pomeriggio e quindi aventi il favore dell’unicità dell’evento (per la Roma finora ben ventidue partite su trentadue disputate in solitaria tra lunch-match, preserale e prime time, con netta prevalenza di quest’ultima e privilegiatissima fascia).

Questi inconfutabili meccanismi  non possono tuttavia  eclissare un altro elemento: un forte e indiscutibile appeal delle partite della Roma che, in misura da stabilire, non può non essere alimentato da un numero di romanisti possessori di abbonamento Sky in proporzioni certamente maggiori rispetto alle quote di tifosi presenti tra il popolo degli amanti del calcio.

Certamente noi siamo un portale che si occupa di "Cose Romaniste" ci chiediamo per tanto come sia possibile che tra la Roma e la Juventus ci sia un divario di 36 milioni di Euro e con le milanesi di circa 20 ?!  Quando poi sostanzialmente i fans Romanisti ( tifosi puri + tifosi neutrali) aumentano lo share delle partite? 

Forse la squadra giallorossa andrebbe trattata meglio, nei vari talk show delle due emittenti Tv, è vero che i tifosi di Juve, Inter e Milan, sono maggiori di quelli romanisti, ma la percentuale ed il peso dei "Fans" del presidente Pallotta, sono molto presenti, per adesso se ne è accorto solo Fabio Caressa !

p.s. stesso discorso vale per il Napoli

(FINE PRIMA PARTE - SEGUE) 

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom