Rassegna stampa

Ansia e depressione per un calciatore su quattro. BROZZI: "percentuale molto più alta"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 02-04-2014 - Ore 13:21

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Ansia e depressione per un calciatore su quattro. BROZZI:

Depressione e ansia sono sintomatologie in aumento tra i calciatori. È quanto rileva uno studio presentato dal sindacato mondiale dei calciatori FIFPro che evidenzia come il 26% dei calciatori soffra di depressione o ansia, forme che salgono al 39% tra gli ex giocatori. La ricerca, che ha coinvolto 180 giocatori in attività, il 60% dei quali fa parte di campionati di alto livello, ha evidenziato problemi con l'alcol nel 19% del campione, mancanza di autostima nel 3% dei casi, mentre il 5% dei calciatori ha mostrato segni di esaurimento, il 10% in forma grave. Per quanto riguarda gli ex giocatori, 121 quelli coinvolti, il 39% ha evidenziato casi di depressione-ansieta', il 42% comportamenti alimentari sbagliati, il 32% ha problemi con l'alcol, il 5% criticità legate all'autostima, il 15% degli ex calciatori ha inoltre mostrato segni di esaurimento, il 18% dei quali gravi.
SMETTERE? UN TRAUMA — "A differenza di quanto si crede, la vita del calciatore nasconde dei lati oscuri", spiega il dottor Vincent Gouttebarge a capo della ricerca. "Lo studio della FIFPro, il primo nel suo genere su larga scala, pone le basi per ottimizzare le strategie di prevenzione e promozione della salute dei calciatori. Gli ex giocatori hanno mostrato più propensione a tali forme evidenziando un periodo critico nella fase immediatamente successiva alla cessazione dell'attività. I disturbi degli ex calciatori sono risultati superiori alla media della popolazione".

A tal proposito è intervenuto l'ex medico della Roma Brozzi che ha dichiarato. «Di questo problema ci siamo occupati anche con Romalab, iniziai a creare un applicativo che potesse gestire tutti questi parametri, compreso il tono dell'umore sulla gestione dell'atleta. Il tono dell'umore è una esteriorizzazione del livello di serotonina, un mediatore del benessere», aggiunge Brozzi. Un fattore, quello dello stress, che potrebbe avere un peso anche su questo finale di stagione con la Roma impegnata nella difficile rincorsa alla Juve capolista. «In questo frangente il 'braccino cortò potrebbe venire alla Juve -spiega l'ex medico sociale della formazione giallorossa-. La Roma in questo momento vola sull'onda dell'emotività: i giocatori non sentono le botte, i calci, la stanchezza». «Ricordo l'anno dello scudetto quando a Torino a fine primo tempo eravamo sotto 2-0 -conclude Brozzi-. A metà della ripresa eravamo morti con la Juve a un punto. Capello mise in campo Nakata e Montella di ritorno da un infortunio muscolare, dopo 5 minuti Nakata fece un tiro all'incrocio dei pali e lì sparì la Juve fino poi ad arrivare al pari di Montella. Questo per dire che non si perde la performance fisica in 1-2 gare, la Roma in questo momento può vincere con chiunque».

Fonte: Gazzetta dello Sport

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