Rassegna stampa

N'Zonzi c’è: "volevo una sfida, per questo ho scelto la Roma e sono venuto per vincere"

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 17-08-2018 - Ore 08:17

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N'Zonzi c’è:

CORRIERE DELLA SERA - CALABRESI - Il calciomercato non è finito finché non è finito. Lo insegnano gli affari dell’ultimo giorno: il 31 agosto del 2011, la prima Roma americana prese Kjaer, Pjanic, Gago e Borini, ma è anche vero che erano altri tempi.

Monchi, sette anni dopo, ha portato a Trigoria dodici nuovi giocatori, molti già per l’inizio della preparazione: presentando l’ultimo, Steven Nzonzi, ha fatto capire che bastano e avanzano.

Anche senza l’esterno destro di piede mancino, che la Roma aveva individuato in Malcom: «In quel ruolo abbiamo più alternative di tutti: possono giocarci Under, Kluivert, El Shaarawy, Florenzi e Schick», spiega il d.s. spagnolo, che però il brasiliano lo aveva di fatto preso, prima dell’improvviso cambio di rotta del giocatore, in direzione Barcellona.

Gli sforzi economici della società si sono concentrati sul centrocampista centrale, ma un ultimo tentativo per Bailey (difficile, però, realizzare un affare da oltre 40 milioni in così poche ore) e, chissà, per Berardi (più alla portata del giamaicano del Bayer Leverkusen) non si può escludere. Monchi (e Massara, da ieri a Milano) ci proverà fino al gong delle ore 20, dovrà poi concentrarsi sull’altro mercato, quello in uscita: per piazzare giocatori in Italia c’è tempo fino a stasera, mentre all’estero - Inghilterra esclusa - si può cedere fino a fine mese. Zaniolo e Coric, in un centrocampo extralarge, rischiano di trovare pochissimo spazio, «ma siamo rimasti sorpresi dal livello di entrambi», ammette Monchi.

Sull’ex interista hanno chiesto informazioni la Spal e, soprattutto, il Chievo. Troverà il suo spazio - e ci mancherebbe altro - Nzonzi, che è indietro nella preparazione rispetto ai compagni solo perché rientrato dalle vacanze post-Mondiale da poco più di una settimana.

Monchi se lo è coccolato con gli occhi: lo era andato a prendere dallo Stoke per il suo Siviglia (dove potrebbe andare Gonalons), ha fatto lo stesso per la Roma. «L’ho preso due volte perché è forte e mi fido di lui - dice -. Avevo promesso che sarebbe arrivato un giocatore migliore di Malcom, così è stato. Ovviamente non siamo una società che vende soltanto: siamo la terza che ha speso di più in Europa, e non ho mai avuto un no da Pallotta per i nomi che volevo». Lui e Di Francesco volevano Nzonzi, Nzonzi voleva la Roma, per dare continuità a un 2018 che gli ha già portato il Mondiale: «Sentivo la necessità di una nuova sfida. Vincere è difficile, ma è l’obiettivo di ogni club e di ogni giocatore, quindi ci proveremo».

Se da solo, in mezzo al centrocampo, o in coppia con De Rossi, lo deciderà Di Francesco, per il momento fedele al 4-3-3, che prevedrebbe in campo solo uno dei due campioni del mondo: «Sono a disposizione della squadra e dell’allenatore, ma posso coesistere con De Rossi come è successo in nazionale con Kanté».

Nzonzi ha risolto il dubbio sul suo cognome: «Si scrive senza apostrofo».

Chissà se Monchi, sul mercato della Roma, metterà l’accento.

 

 

Fonte: CORRIERE DELLA SERA

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