Rassegna stampa

Una città in pieno delirio. Sopraffatta dalla gioia e persa nell’incredulità

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 12-04-2018 - Ore 08:34

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Una città in pieno delirio. Sopraffatta dalla gioia e persa nell’incredulità

CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Un festeggiamento continuo, cominciato al fischio finale dell’arbitro che ha consegnato la Roma alla storia, con il raggiungimento dellasemifinale di Champions League. Ieri la città, la parte giallorossa, si è svegliata incredula, ancora sorpresa, quasi sopraffatta dalla gioia per il conseguimento di un obiettivo che solo un’altra volta era stato centrato, 34 anni fa. Forse sarebbe meglio dire che i romanisti, a dormire, non ci sono andati per niente. Sono stati moltissimi, infatti, quelli che hanno tirato avanti per tutta la notte, recandosi direttamente sul posto di lavoro dopo parecchie ore di festeggiamento, mentre ce n’erano un centinaio ieri mattina fuori dai cancelli di Trigoria ad attendere la squadra che doveva allenarsi.

Tutto intorno all’Olimpico sono partiti i caroselli, testimoniati dalle dirette social dei calciatori romanisti, increduli per un’esplosione così fragorosa di gioia, che si sono poi allargati a macchia d’olio in tutta la città: sbandieratori notturni – è diventato virale il video di un tifoso giallorosso che, in piedi su una sedia al centro di un incrocio in zona San Giovanni, arringa la folla – e sfottò nei confronti dei laziali, prossimi avversari nel derby di domenica. «I laziali sono spariti – le parole di Sergio Rosi, presidente dello storico Roma club Testaccio -, dopo la partita con il Barcellona siamo andati a sbandierare, volevamo prenderli in giro ma non ce n’erano». Gli fa eco Gaetano Mantini, presidente di un altro storico club, quello della Garbatella. «Da queste parti i cugini non esistono proprio, qui si nasce solo romanisti. Martedì sera sembrava Capodanno, per quanto abbiamo festeggiato».

Il primo a darsi alla pazza gioia è stato James Pallotta. Circondato dai tifosi che, forse per la prima volta, lo acclamavano, si è tuffato nella Fontana dei Leoni a piazza del Popolo. Un gesto, ripreso dai telefonini di molti, che gli è costato una multa di 450 euroe una tirata d’orecchie da parte della sindaca Virginia Raggi, incontrata ieri in Campidoglio per fare un altro punto sul progetto dello stadio di Tor di Valle. «Devo ringraziare la sindaca – ha detto Pallotta – per la multa, meritatissima. Mi scuso, mi sono lasciato prendere dall’entusiasmo, credo sia stata una giornata meravigliosa per tutti noi. Per dimostrare personalmente quanto non incoraggi nessuno a tuffarsi dentro le fontane, ho deciso di donare 230mila euro per restaurare quella che si trova di fronte al Pantheon».Sullo stadio la Raggi ha tranquillizzato il presidente romanista, che due giorni fa aveva minacciato la «ritirata» in caso di ulteriori ritardi nell’iter burocratico per la posa della prima pietra. «Stiamo seguendo il cronoprogramma – le parole della sindaca – Con questo progetto arriveranno 800 milioni di euro di investimenti, sarà un rilancio per l’economia di Roma e del Paese. Stiamo andando avanti con tempi serrati e ce la faremo”.

 

Fonte: CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI

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