Rassegna stampa

Comproprietà, chiusa un’era Pirlo e Tevez addio alla Juve

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 25-06-2015 - Ore 06:54

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Comproprietà, chiusa un’era Pirlo e Tevez addio alla Juve

REPUBBLICA - CARDONE - Ci mancheranno più Tevez e Pirlo di comproprietà e buste, sicuro. I primi lasciano ufficialmente la Juve e l’Italia, le seconde vanno in pensione oggi dopo 56 anni di frenetica e controversa attività. Stop ai cartellini divisi a metà, d’ora in poi solo acquisti a titolo definitivo (a volte con opzione di riacquisto per l’altra società) oppure prestiti con diritto di riscatto, in voga già da tempo. Hanno evitato le (ultime) buste Roma e Cagliari, chiuso il tormentone Nainggolan: il belga resta ai giallorossi, che per lui e Ibarbo pagheranno 20 milioni più 2 di bonus. Valutata 10 più 4 di bonus la seconda metà del mediano, fa impressione che il prestito dell’attaccante colombiano costi a Pallotta 6 milioni (oltre ai 2 spesi a gennaio), con riscatto a 8 il prossimo anno più 2 se la squadra di Garcia si qualificherà per la Champions. Fuori dall’operazione Astori, che torna a Cagliari. Altro tipo di accordo tra Juve e Sassuolo per Berardi, riscattato dagli emiliani: i bianconeri lo riacquisteranno nel 2016 per 15 milioni. Stessa formula usata per Zaza, insomma. E stretta di mano tra Samp e Palermo su Viviano: il portiere resta a Genova per 2,5 milioni.

Anche Juve e Boca hanno trovato l’intesa per Tevez, ma qui le comproprietà non c’entrano. Il club argentino pagherà due milioni di euro più un talentoclasse ‘97 che i bianconeri seguivano da tempo, il trequartista Guido Vadalà, cresciuto proprio con il mito di Tevez e subito definito “nuovo Messi” (anche) perché nato a Rosario come la Pulce e piccoletto come lui (168 cm, uno meno del fenomeno del Barça). La sorpresa è che potrebbe essere girato al Toro. Marotta ha poi strappato l’opzione su altri due gioiellini del Boca: l’attaccante Cristian Pavon e il centrocampista Franco Cristaldo, entrambi classe ‘96. Affare da 6.5 milioni, come voleva la Juve per evitare una minusvalenza in bilancio. L’Apache firmerà un triennale e verrà presentato alla Bombonera la sera del 7 luglio, mentre il New York City domani annuncerà Pirlo: il regista guadagnerà 10 milioni in due anni. Per Pogba in Spagna insistono: accordo con il Barcellona per il 2016, 80 milioni alla Juve e 10 l’anno al francese. In realtà finché non sarà eletto il nuovo presidente del club catalano, il 18 luglio, spazio solo per l’ordinaria amministrazione e non per operazioni “straordinarie” come l’acquisto di Pogba.

Di un colpo straordinario avrebbe bisogno il Milan: in Belgio danno per fatto Witsel in rossonero. Di vero c’è il tentativo di Galliani, ma lo Zenit ha chiesto 50 milioni: si tratta, comunque. Per il centrocampo sempre vive le piste Rabiot e Bertolacci. Bloccato José Mauri, reduce da una buona stagione al Parma. Ancora attivissima l’Inter: è a un passo il mediano Imbula, il Marsiglia ha dato l’ok al prestito con riscatto obbligatorio a 18 milioni nel 2016. Per quel ruolo il francese ha superato ora Felipe Melo, il preferito di Mancini. In uscita Kuzmanovic e Santon: per averli entrambi, il Watford di Pozzo offre 10 milioni. Per questo l’Inter tratta il terzino destro Montoya con il Barcellona. In dirittura d’arrivo lo scambio Zukanovic- Schelotto con il Chievo. E Mancini si sente in vantaggio nell’asta per Salah (rinviato a oggi l’incontro con la Fiorentina): doppia sfida alla Juve per l’egiziano e Cuadrado. Intanto la Roma lavora per cedere Destro al Monaco e indica l’obiettivo per l’attacco: «Bacca ci piace e ci interessa», dice il ds Sabatini. In Brasile insistono su Pato verso la Lazio, ma a Formello urlano smentite. Come sempre, su tutto e tutti.

 

 

Fonte: REPUBBLICA - CARDONE

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