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Diritti tv: il paracadute per le retrocesse raddoppia a 60 milioni, e andranno più soldi alle prime 10 classificate

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 27-02-2016 - Ore 08:35

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Diritti tv: il paracadute per le retrocesse raddoppia a 60 milioni, e andranno più soldi alle prime 10 classificate

IL SOLE 24 ORE - BELLINAZZO - La Lega di Serie A trova l’accordo dopo mesi di riunioni e trattative sui criteri di ripartizione dei diritti televisivi per la stagione 2015-2016. Votano contro solo Chievo e Palermo. Il tema centrale delle dispute tra big e squadre medio-piccole era sulla scelta delle modalità per distribuire il  surplus di circa 120 milioni ottenuto con il nuovo contratto. Alla fine si è trovata una soluzione che accontenta la stragrande maggioranza dei club. Alle società più piccole è stato concesso il raddoppio del cosiddetto “paracadute” per le retrocesse in B. Si passa dai 30 milioni delle ultime stagioni a 60 milioni, che verranno suddivisi in base al numero di stagioni di permanenza in A: 25 per chi ha fatto 3 anni su 4 nella massima serie; 15 per chi ha fatto 2 anni su 3 e 10 per chi ne ha disputati 1 su 3 (ad esempio, Carpi e Frosinone). Se poi ci dovessero essere tre squadre ad averne disputate 3 su 4 il tetto massimo rimarrebbe comunque a 60 milioni: in quel caso di milioni ne andrebbero 20 milioni a testa.

“C’è una delibera di ripartizione per la stagione in corso che distribuisce in maniera equilibrata le risorse incrementali che vengono dai nuovi contratti.  C’è una novità molto significativa: è raddoppiata la disponibilità massima del paracadute fino ad un potenziale di 60 milioni di euro. Poi ci sono dei coefficienti che valgono dalla prima alla decima in classifica, poi un’altra parte dalla undicesima alla diciassettesima”, ha spiegato il presidente della Serie A Maurizio Beretta al termine dell’assemblea. In pratica, i 90 milioni aggiuntivi che restano al netto dell’aumento del bonus per le retrocesso, andranno prevalentemente a premiare le prime dieci della classifica secondo un principio meritocratico, mentre meno soldi andranno alle squadre che si piazzano nella parte destra della graduatoria.

 

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