E per Conte e la Nazionale Lorenzo non è Magnifico

GAZZETTA DELLO SPORT - GRAZIANO - Saluta anche Lorenzo Insigne, che è già tornato a Napoli. Convocato il milanista Giacomo Bonaventura. E a Coverciano l’aria si fa pesante: nuova puntata dei difficili rapporti fra i club e la Nazionale. Per lo staff medico azzurro, infatti, ieri il ginocchio destro di Lorenzo era migliorato dopo l’aspirazione del liquido prodotto dall’infiammazione e un giorno di riposo precauzionale, ma a decidere per il forfait è stato direttamente il 24enne attaccante di Frattamaggiore. «Sento ancora male», ha detto. E a quel punto è scattata automatica la «malattia», con rientro alla base e la sensazione, da parte del club Italia, che abbia soffiato forte il vento di Napoli-Fiorentina in programma dopo la sosta. Zero parole da parte di Conte e del team manager Oriali, probabilmente delusi anche dalla scarsa «resistenza» di Insigne in un momento così delicato nella corsa a Euro 2016. Non è infatti detto che i giochi si chiudano in Azerbaigian: martedì, a Roma, Italia-Norvegia potrebbe risultare la vera gara senza ritorno. E a Coverciano sono certi che una «semplice» aspirazione del liquido dal ginocchio non avrebbe impedito a Insigne di presentarsi a posto all’Olimpico.
I FATTI Ma ripercorriamo la vicenda tappa dopo tappa, senza trascurare la versione (non ufficiale) napoletana. Dopo aver tramortito il Milan, Insigne esce poco prima della mezzora per ricevere sì la standing ovation di San Siro, ma soprattutto perché toccato duro in almeno un paio di occasioni. Il giorno dopo, a Coverciano, Lorenzo non segnala problemi particolari e svolge due sedute di lavoro. Martedì, però, il ginocchio destro si gonfia: è quello operato l’anno scorso. Rapido consulto fra il professor Castellacci e lo staff medico napoletano: viene aspirato il liquido dal ginocchio e deciso un giorno pieno di riposo. Sembra tutto sotto controllo, poi Insigne se ne va. A irrigidire il Napoli e De Laurentiis sarebbe stata la decisione di Conte di sottoporre Lorenzo ad allenamenti di una certa consistenza fin da lunedì, nonostante la dura partita di domenica sera e le tante botte prese. Anche se a Radio Blu il presidente ha minimizzato: «Non c’è nessuna volontà del Napoli nel rientro di Insigne». Oggi ulteriore visita a Castel Volturno, già pronto il programma di recupero: due-tre giorni di piscina, e da inizio settimana prossima di nuovo in gruppo.
COSI’ IN AZERBAIGIAN Dopo Berardi (altro forfait mal digerito da Conte), niente Azerbaigian e Norvegia anche per Insigne, e appuntamento azzurro rimandato coi due talenti offensivi più puri del nostro calcio: di certo, entrambi dovranno faticare un po’ di più per «riconquistare» Conte. Gli azzurri partono già oggi per Baku (si gioca sabato): in questi giorni, il c.t. ha provato sia il 4-3-3 sia il 4-4-2. Zero dubbi solo in difesa: davanti a Buffon, giocheranno Darmian e De Sciglio sulle fasce, Bonucci-Chiellini coppia centrale. Pirlo e Verratti sono in ballottaggio con entrambi i sistemi di gioco. In avanti, l’unico sicuro è Pellè. Insomma, con il 4-3-3, a centrocampo i favoriti sono Florenzi, Pirlo e Parolo, con Verratti alternativa al genio bresciano, mentre in avanti ai lati di Pellè dovrebbero agire Candreva a destra e uno fra El Shaarawy ed Eder a sinistra. In caso di 4-4-2 è invece più facile che la regia tocchi a Verratti, scortato in mezzo da Parolo, con Florenzi (o Candreva) ed El Shaarawy larghi. In attacco, Pellè-Eder, anche se nelle ultime ore ha preso corpo la candidatura di Sebastian Giovinco come seconda punta. Il 28enne del Toronto, idolo del popolo della Mls, si è presentano in condizioni fisiche importanti. Seba, alla 41a convocazione in Nazionale, insegue il gettone numero 22 in azzurro.
Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT - GRAZIANO