Falcao: «Roma e la Roma i miei amori infiniti. Totti Pallone d’Oro»
Ecco uno stralcio dell'intervista che Falcao ha rilasciato al Corriere dello Sport
Un’immagine di Roma che si è portato via, per sempre?
«Potrei dire il Colosseo, l’Aventino, il Foro Romano, Circo Massimo numero 7, la sede... E invece ti dico il 10 febbraio 2002: Olimpico pieno per Roma-Juve. La Roma del mio amico Fabio Capello ha vinto lo scudetto da otto mesi, quello dell’83 è diventato storia. Bene, in ottantamila si alzano e gridano il coro Falcao Falcao per qualche minuto interminabile. Vent’anni dopo! Straordinario».
A proposito di scudetti... La Roma di Garcia?
«L’ho vista con la Lazio. E ho saputo del 3-0 a Milano con l’Inter che non è mai un risultato facile. Seguo tutto, l’avvio di stagione è stato straordinario. Fantastico, direi».
Totti e il Pallone d'Oro - Pare che se non vinci a livello internazionale non lo prendi...
«Quando giocavo io non lo prendevano i sudamericani: una legge strana... Comunque Totti non è un costruttore di gioco, è essenzialmente un finalizzatore. Voglio dire che non ha un ruolo in campo per cui non puoi dargli tutta la responsabilità di non essere riuscito a portare la squadra in alto in Europa. Ma come finalizzatore è straordinario, tra i migliori in assoluto. E quindi da Pallone d’Oro. Ha avuto rivali altrettanto forti a livello internazionale, questo sì» [...].
Fonte: Corsport