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Garcia e il bicchiere mezzo pieno «Roma, ritrova la giusta concentrazione»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 22-10-2015 - Ore 06:45

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Garcia e il bicchiere mezzo pieno «Roma, ritrova la giusta concentrazione»

CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Ci sono pareggi che hanno il sapore di una vittoria: il 2-2 nel derby dello scorso campionato, con doppietta e selfie di Francesco Totti sotto la curva Sud, è uno di quelli. Ce ne sono altri che vengono accolti come una sconfitta: il 4-4 di Leverkusen fa sicuramente parte di questa categoria. Dopo venti minuti, con i tedeschi avanti di due reti, tutti i tifosi romanisti avrebbero firmato per un punto, ma lo è altrettanto che nessuno, a 6’ dalla fine, avrebbe potuto immaginare un risultato diverso dalla vittoria per i giallorossi, avanti per 4-2. Stavolta, insomma, sono molti di più quelli che vedono il bicchiere mezzo vuoto. 
Tra di loro, però, non c’è Rudi Garcia e non solo perché il ruolo che ricopre lo «obbliga» a cercare sempre il meglio nelle prestazioni dei suoi calciatori, ma perché il tecnico francese ha trovato davvero dei segnali positivi nella gara di Leverkusen e lo ha detto ieri alla squadra, prima della ripresa degli allenamenti. Nessun discorso né processi per la mancata vittoria, ma alcuni punti da cui ripartire perché la stagione, nonostante alcuni passaggi a vuoto («Bisogna stare concentrati per 90 minuti», uno degli appunti rivolti ai calciatori), è ancora tutta da giocare e la Roma è in corsa per tutti gli obiettivi. 
Tra i segnali positivi c’è sicuramente la capacità di saper reagire allo svantaggio. La stessa cosa si è verificata con il Barcellona, con il Verona, due volte con il Sassuolo, con la Sampdoria (prima dell’autorete di Manolas) e a Borisov, dove però la rimonta non si è completata. È il segnale che la squadra è viva, anche se troppo spesso ha bisogno di essere messa alle corde per dimostrarlo. C’è poi la straordinaria facilità con cui i giallorossi vanno a segno: sono 27 i gol realizzati in 11 gare, con una media di 2.45 a partita. La buona notizia, per il futuro, è che Garcia non ha ancora potuto contare su Edin Dzeko: il bosniaco è fermo ad un solo centro, realizzato contro la Juventus. Contro il Bayer è tornato nel finale, dopo l’infortunio, e ora è pronto a riprendersi una maglia da titolare. Durante la sua assenza Gervinho (4 gol e 2 assist in 5 partite) è tornato quello del primo anno, Salah ha dimostrato di essere un giocatore importante, così come (tatticamente e in zona gol) Iago Falque e Florenzi, mentre Miralem Pjanic sta vivendo il momento migliore della sua carriera dal punto di vista della continuità e da quello della qualità delle giocate. Ora è un giocatore da un gol e (almeno) un assist a partita. 
Tra le note positive c’è la ritrovata vena realizzativa di De Rossi, tre gol in due partite da quando è stato riportato a centrocampo, che oggi si allenerà con il gruppo. Il problema muscolare accusato in Germania è solo un affaticamento: domenica ci sarà Contro la Fiorentina c’è la possibilità per dimenticare il mezzo passo falso di Champions League perché, vincendo al Franchi, la Roma sarebbe prima in classifica, scavalcando proprio la squadra di Paulo Sousa. Non le capita dallo scorso 29 ottobre: era la nona giornata e, con 22 punti, i giallorossi condividevano la testa insieme alla Juventus. L’ultima volta in solitaria, invece, è datata 10 novembre 2013: Roma-Sassuolo 1-1 fu il secondo pareggio consecutivo, dopo le dieci vittorie in avvio. 

Fonte: CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI

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