Gervinho stop alla Cina: era convinto, ma solo a parole. No di Hernanes
GAZZETTA DELLO SPORT - STOPPINI - I milioni del Monopoli non servono a nessuno. Neppure alla Roma, che avrebbe anche bisogno di divertirsi, ma non al punto di bloccare una sessione di mercato. Dunque, sette mesi dopo l’Al Jazira, Gervinho«rischia» di restare ancora una volta a Trigoria, se dalla Cina non arriveranno notizie diverse da quelle piombate su Milano, le stesse che hanno spinto Walter Sabatini a chiedere informazioni dettagliate sul flop Luiz Adriano-Jiangsu. La situazione è chiara: i contatti e gli incontri tra Sabatini e gli emissari del club cinese non hanno portato alla formalizzazione di un’offerta vera e propria, come si aspettavano da Trigoria. Si è rimasti al pour parler. E certo non è un bel segnale. Lo Jiangsu, a parole, è arrivato a una proposta di 10 milioni di euro, la Roma è ferma a una valutazione di 12. Tutto sommato, non una distanza incolmabile. Ma…parole, parole, parole, al momento nulla di più. Nulla di più pure per Gervinho, che col passare dei giorni si era fatto convincere dalle avances cinesi. Oddio, non che fosse uno sforzo impossibile: triennale da 8 milioni netti a stagione, benefit compresi, più del doppio dell’ingaggio attuale. E adesso che succede? La Roma no, non può fermarsi. Ecco perché già ieri LucianoSpalletti ha provato a sondare il terreno con Gervinho. E oggi lo stesso farà Sabatini:l’obiettivo è far «dimenticare» all’ivoriano i soldi cinesi e coinvolgerlo nuovamente nel progetto Roma, magari con una convocazione per la gara con la Juventus di domenica. Nella quale potrebbe incrociare Hernanes: anche il brasiliano è stato cercato dallo Jiangsu, ma la Juventus ha respinto la proposta.
Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT - STOPPINI