Il muro Ddr non c’è: Garcia sta pensando un’altra Roma

GAZZETTA DELLO SPORT - STOPPINI - Neppure l’ozio è bastato. Neppure nell’accezione più nobile del termine, quel periodo di riposo che i Greci e i Romani intendevano come propedeutico a nuove attività. Magari pure a nuove partite, pensava Rudi Garcia. E invece poi scopri che il dolorino non scompare. Il dolorino è subdolo: ti svegli, mangi, arrivi a Trigoria e tac, rieccolo. Perché riposo non è stato abbastanza, ozio non è stato abbastanza [...] Perché Fiorentina-Roma non è una partita qualunque, balla il primo posto. Ma c’è un altro fatto. C’è che quella condanna romanista alla perenne corsa non si esaurisce domani. Fino al derby dell’8 novembre c’è in gioco il mondo, l’indirizzo di una stagione che un indirizzo ancora non ce l’ha.
CHI RISCHIA... Il bivio è chiaro: andare in campo comunque, in fondo il problema non è di quelli da non dormirci la notte. Oppure mollare oggi per essere presenti sempre poi. In fondo, c’è abbastanza tempo per mettere in pratica l’augurio di Francesco Totti, che di De Rossi ha detto: «Siamo le ultime bandiere rimaste. Spero che realizzi quello che sono riuscito a realizzare io», ovvero vincere uno scudetto. Il guaio è...un guaio che arriva nel momento migliore di De Rossi, se non altro dal punto di vista realizzativo. E poi c’è l’aspetto tattico. C’è una difesa e una Roma che subisce gol da chiunque, come giocasse con l’handicap. Se poi si rompe l’argine, se la diga che dovrebbe proteggere davanti viene meno (come pure il suo alter ego, Keita), allora il rischio idrogeologico cresce, a maggior ragione se di fronte al terzo attacco del campionato [...] È lì che fece innamorare pure la Fiorentina, che nell’estate 2014 — quando ancora il rinnovo del contratto con il club giallorosso era in alto mare — un sondaggio per capire come stavano le cose lo fece eccome. A Trigoria chiusero la porta. Perché a uno così, uno che pare fresco e riposato ogni volta che lo vedi, è difficile rinunciare. È con questi uomini che diventa più facile rincorrere la quotidianità, rinunciando all’ozio.
Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT - STOPPINI