Rassegna stampa

La speranza di Pallotta: «Nuovo stadio nel 2019»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 14-09-2016 - Ore 08:14

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La speranza di Pallotta: «Nuovo stadio nel 2019»

CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - «Speriamo di inaugurare il nuovo stadio nel 2019». Il presidente romanista James Pallotta è uscito soddisfatto dall’incontro di ieri mattina con il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Insieme al numero 1 giallorosso, il direttore generale Mauro Baldissoni, l’amministratore delegato Umberto Gandini e il responsabile del progetto David Ginsberg. «È stata la prima occasione per discutere con Pallotta sul tema dello stadio - ha raccontato Zingaretti -, un’avventura iniziata mesi fa nei rapporti con il Comune di Roma. Siamo stati volutamente lontani dalle cronache e dalle polemiche per ragioni di serietà, ora è arrivato il momento di fare il nostro dovere: saremo garanti della trasparenza, saremo tifosi nelle partite ma obiettivi nelle procedure». Il presidente Pallotta, invece, ha faticato a nascondere la propria soddisfazione: «È stato un buon incontro - sono le sue parole -, Roma come città e come squadra hanno bisogno di uno stadio così, sono molto eccitato da questa possibilità. Ci sarà un percorso aperto e trasparente, come avevamo promesso. Avremo un’incredibile professionalità e una tabella di marcia ben definita e dettagliata: abbiamo la speranza di sederci insieme per l’inaugurazione nel 2019. Siamo fiduciosi perché abbiamo fornito tutti i dettagli che servivano, ma siamo disponibili in ogni momento per darne di ulteriori». Già oggi, probabilmente, dovrà farlo nell’incontro con la sindaca Virginia Raggi, che Pallotta incontrerà in Campidoglio insieme al vicesindaco Daniele Frongia e all’assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini, da sempre uno dei maggiori oppositori al progetto dello stadio della Roma. È la prima volta che James Pallotta incontra i rappresentanti della nuova giunta, dopo essersi confrontato in passato prima con quella guidata da Gianni Alemanno, che ha dato l’ok alla zona di Tor di Valle, scelta tra parecchie decine di proposte, e poi con quella guidata da Ignazio Marino, che nel settembre 2014 ha votato la pubblica utilità dell’opera. La sindaca non ha mai nascosto la sua contrarietà alla realizzazione dello stadio, così come alle Olimpiadi, ma, «scavalcata» da un iter che non è più politico, potrebbe rivedere le sue posizioni in cambio di qualche modifica al progetto e, magari, ad una riduzione dei metri cubi di cemento. Argomenti che saranno affrontati oggi, ma soprattutto nella Conferenza dei Servizi che è stata avviata, non senza polemiche nei confronti del Campidoglio, da parte della Regione lo scorso 6 settembre. Sicuramente ci sarà un altro passaggio in Assemblea Capitolina per l’approvazione della variante urbanistica, che è uno snodo fondamentale per la prosecuzione del progetto, come sottolineato da Zingaretti. «La Regione - ha detto - farà di tutto affinché questo progetto, ascoltando tutti i pareri degli interlocutori, possa andare avanti. Il Comune di Roma è informato e credo sarà d’accordo che tutto l’iter è legato all’approvazione di questo importante atto. Sta ora all’amministrazione comunale mettere in campo la procedura amministrativa, affinché l’Assemblea Capitolina si pronunci su questo progetto».

Fonte: Corriere della Sera - Piacentini

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