Rassegna stampa

Le verità di Sabatini «Gervinho grande Iturbe? Lo rifarei»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 12-11-2015 - Ore 08:00

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Le verità di Sabatini «Gervinho grande Iturbe? Lo rifarei»

GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - La corsa scudetto con la Juve ancora in agguato, Florenzi più forte di Dani Alves e il calcio adolescenziale di Iturbe. Ma anche le alte commissioni agli agenti, la sfida a distanza Dzeko-Higuain-Icardi e gli intrecci di mercato fino a un’ammissione: «Nura è un fenomeno». Ieri Walter Sabatini ha svuotato il sacco, parlando un po’ di tutto per più di mezz’ora. Veemente e polemico. Con la stampa, rea a suo dire di non coccolare a modo la Roma. «Le partite le perdiamo noi, non la stampa. Ma credo esista un linguaggio diverso: verso i dirigenti, spesso insultati e vilipesi e verso i giocatori. Che se si sentono dire che sono deboli alla fine si convincono di esserlo». 
SCUDETTO E BOMBER «Siamo nel vivo di una battaglia con 5-6 squadre che lotteranno fino alla fine per lo scudetto – dice il d.s. giallorosso –. Non solo Roma, Inter e Napoli, nel ritorno ci sarà anche la Juve». E allora si tratta di allungare prima. «Non so se abbiamo l’organico migliore, di certo siamo competitivi. Gervinho voleva andare via, mi sono fidato di Garcia. È migliorato: fa le stesse giocate di due anni fa ma con più qualità sotto porta. Strootman può tornare a gennaio, magari al 60%. Gli brillano gli occhi, con lui le possibilità di vincere cresceranno. E Totti ora soffre, ma se sta bene può ancora fare la differenza». E le altre? «L’Inter vince 1-0 e viene contestata, ma ha Icardi che dopo Dzeko è il centravanti più forte del torneo. Quando riprenderà a segnare sarà un problema». Già, e Higuain? «Fuori categoria, è il centravanti più forte del mondo». 
MERCATO E allora il discorso scivola sul terreno su cui Sabatini è più a suo agio, il mercato. «Non faremo nulla, a meno che non ci siano situazioni come quella di Salah: un danno enorme. Benatia non arriverà, ci fidiamo dei nostri. Castan sta tornando, Rüdiger è stato distrutto ma Löw lo convoca nella Germania campione del mondo. Dà segnali da grande giocatore, difficilmente mi sbaglio. E anche Uçan lo riscatteremo, non voglio perderlo. Ha gesti da purosangue, ma devo rinegoziare con il Fenerbahçe». Che su quegli 11 milioni ci conta. Come Sabatini conta su Iturbe. «A gennaio potrebbe andare via. Garcia non sarà d’accordo, ma a volte anche io non lo sono con lui. Ma a Manuel ho consigliato di giocare come in piazzetta, quando da bimbo giocava per strada. Ha bisogno di un calcio antico, adolescenziale, di togliersi da dosso il frigorifero dei soldi spesi per il suo acquisto». A bilancio 23,6 milioni (con commissione) più 2,5 di bonus. «Ma lo rifarei. E tra dare e avere, faccio sempre saldi attivi. E posso permettermi di anche di pagare un po’ di più qualche giocatore» . 
TERZINI E FUTURO E allora a Sabatini non piace sentire che la Roma sia corta in alcuni ruoli. «Parliamo dei terzini. A destra abbiamo un campione incommensurabile come Maicon e Florenzi che è più forte di Dani Alves. A sinistra Digne può fare 40 gare e c’è Emerson, di cui parlerà la storia». Già, il futuro. Che vuol dire Gerson («Arriverà, poi vedremo se per fare 4 mesi di stage alla Roma o andare a giocare») e il portiere, con Alisson quasi preso. «Conoscendo Wenger, non penso che riusciremo a convincere l’Arsenal a lasciarci Szczesny». 
CURVE e COMMISSIONI Il finale è sui tifosi e su se stesso. «La Curva Sud? Il mio rapporto con lei si è incrinato quando ha umiliato i giocatori chiamandoli sotto la curva per insultarli e riempirli di sputi (a marzo con la Fiorentina, ndr ). Mi sono sentito umiliato, il punto più basso a Roma». E poi le commissioni, oltre 20 milioni nella stagione 2014-15. «Siamo brutalmente onesti. Ma io porto saldi attivi e pago quante commissioni voglio se lo ritengo giusto». Così parlò Sabatini. Almeno fino al prossimo giro . 

Fonte: GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE

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