Rassegna stampa

Malagò e Abete, quanti guai Ecco cosa potrà succedere…

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-07-2013 - Ore 15:00

|
Malagò e Abete, quanti guai Ecco cosa potrà succedere…

Settimana calda, quella che viene, per Giovanni Malagò e Giancarlo Abete. Martedì 9, in mattinata Giunta Coni e nel pomeriggio consiglio federale Figc. Mercoledì 10, consiglio nazionale Coni. Cominciamo dalla Giunta: la lettera di Paolo Barelli, presidente Federnuoto, ha portato scompiglio..

 

Argomento, doping. Non è solo un problema di nomine, recenti, ma dicono ci sia altro (sotto). Dicono anche che Malagò sarebbe furibondo, pronto però a spiegare ai membri di Giunta cosa è successo e rimettere subito pace. Poi, entro fine mese, ecco il nuovo organigramma (rivoluzione o, come si dice, normale avvicendamento?): per ora, al Coni hanno rifatto un paio di stanze…

 

 

Martedì pomeriggio, consiglio Figc. Abete ce l’ha con la Lega di serie A, e non è certo una novità. La Juve che si rivolge alla Corte di giustizia federale per la Supercoppa, l’accordo collettivo coi calciatori scaduto (ma non ci sarà un nuovo sciopero come nel 2011, figuratevi Malagò…): altra estate bollente. La Lega vorrebbe prorogare di un anno, Damiano Tommasi punta ad un accordo vero, triennale, come ha fatto con Abodi e Macalli. Ma la Lega di A, si sa, viaggia (sempre) per conto suo: comandano Beretta-Galliani-Lotito. Juve, Inter, Roma, Fiorentina e Samp sono all’angolo: han tentato di far fuori Beretta (proponendo Abodi) ma ha vinto l’asse Galliani-Lotito. E adesso? Agnelli è pronto ad andare all’attacco: ma pensare ad un governo ombra con Moratti, Della Valle e c. è forse un po’ troppo.

 

Non c’è unione fra le grandi, si è visto anche in occasione delle elezioni del presidente di Lega: ma di sicuro c’è la volontà della Juve di farsi sentire (nel frattempo però non ha ritirato la causa da 400 milioni alla Figc…). Il consiglio federale di martedì tratterà altri argomenti: dall’ultima inchiesta giudiziaria, che non riguarda solo i procuratori (mica potevano fare tutto da soli, poverini…), alle iscrizioni ai campionati, eccetera. Niente nomina invece del nuovo n.1 del settore tecnico: dopo l’addio, prevedibile, di Robi Baggio, di fatto a Coverciano comanda Renzo Ulivieri. E questo non sta bene a Carlo Tavecchio, vicario di Abete.

 

 

Mercoledì infine il comitato nazionale Figc: c’è aria di fronda nei confronti della Figc. Per molte Federazioni prende troppo di contributi Coni: sono 62 milioni all’anno (erano 80) e, per la verità, non vengono affatto sperperati perché vanno al settore giovanile e per le spese di migliaia di arbitri. Il calcio d’altronde ha un movimento che chiaramente gli altri sport non hanno. Ma Alfio Giomi, n.1 della Fidal (Federatletica), e altri presidenti vorrebbero che Giancarlo Abete facesse una bella cura dimagrante: da 62 milioni a meno di trenta. Il n.1 della Figc, di recente, ha più volte ricordato che il 90 per cento delle scommesse (ed è vero) sono sul calcio e che i club danno all’Erario oltre un miliardo all’anno. Vero anche questo ma quanti ne sono stati sottratti al fisco? Certi procuratori facevano gli spalloni di loro iniziativa, o per conto di chi? Ce lo dirà la Guardia di Finanza.

 

Malagò, saggiamente, ha nominato una maxi-commissione che altro fine anno dovrà dire se questo criterio di ripartizione va bene o se, e come, va modificato. Sperando che l’amico Enrico Letta confermi i 408 milioni all’anno di finanziamento dello Stato allo sport: altrimenti sì che sono guai (per tutti).

Fonte: repubblica.it

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

chiudi popup Damicom