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Mancini non si preoccupa Prandelli: «Una notte non cancella 5 vittorie»

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 29-09-2015 - Ore 07:43

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Mancini non si preoccupa Prandelli: «Una notte non cancella 5 vittorie»

CORRIERE DELLA SERA - FIOCCHINI - Il tonfo è stato molto rumoroso: ora resta da capire quanto si sia fatta male l’Inter e come vada correttamente interpretata la caduta. Roberto Mancini ha liquidato la batosta contro la Fiorentina come una partita nata male e finita peggio. Una serata storta che non merita, a suo giudizio, analisi approfondite visto quello che era riuscito a combinare Samir Handanovic («Mi assumo ogni responsabilità per la sconfitta») nei primi 23 minuti: sotto di 3 gol e con un uomo in meno cosa avrebbe potuto e dovuto fare l’Inter? Cesare Prandelli non ha dubbi: la squadra di Mancini non è stata ridimensionata da quella di Paulo Sousa. «Una sconfitta seppur pesante nel gioco e nel risultato non può sminuire il valore della squadra dopo le 5 vittorie consecutive e l’impressione di compattezza che aveva dato. Già dalla sfida di domenica a Genova contro la Samp, Mancini saprà trovare le giuste contromisure per correggere gli errori commessi anche se può darsi che dopo 5 giornate molti dei giocatori che avevano meglio impressionato siano stati studiati e capiti». 
La fuga dell’Inter è già finita? Prima era brutta ma solida, ora è solo brutta? La Fiorentina ha messo a nudo tutte le lacune della squadra di Mancini che, con l’aiuto pure della dea bendata, erano state mascherate nelle prime 5 giornate? Giorgio Squinzi, patron del Sassuolo ancora imbattuto in campionato, ne è convinto. O almeno se lo augura da tifoso del Milan. E, allora, forse per cercare di distrarsi e non pensare troppo alla terza sconfitta dei rossoneri, ieri pomeriggio a margine di un convegno ha fatto sapere: «Domenica sera da milanista ho goduto. L’Inter ha avuto molta fortuna nelle prime 5 giornate di campionato e, quindi, il pesante risultato che ha subito di fronte a una squadra organizzata come la Fiorentina non mi stupisce». E per qualche addetto ai lavori oltre ad Handanovic pure Mancini ci ha messo del suo nella pesante sconfitta con la Fiorentina. Ha sottolineato Beppe Bergomi: «Adottare la difesa a tre è stata una grandissima sorpresa, quasi incomprensibile. La squadra stava funzionando bene, ma Roberto l’ha stravolta con questa soluzione». 
L’allenatore interista rispetta le opinioni di tutti ma va avanti per la sua strada convinto che, dopo 5 vittorie, ci possa anche stare una prestazione negativa, per giunta maturata in un contesto particolare. Non è e non vuole essere un alibi in casa Inter, ma l’assenza di uno come Jovetic si è fatta tanto sentire. Il montenegrino nel riscaldamento prepartita contro la Fiorentina ha accusato un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra: oggi sarà sottoposto ad accertamenti, però è già scontata la sua assenza anche contro la Samp. Nella migliore delle ipotesi Jovetic tornerà in campo il 18 ottobre a San Siro contro la Juve, dopo la sosta del campionato. 
Erick Thohir, intanto, ieri mattina ha lasciato Milano senza commentare la sconfitta contro la Fiorentina. Il presidente, invece, ha commentato a Sky Sport il licenziamento di Marco Fassone. «Non ci possiamo basare su un individuo, ho scelto quello che era meglio per il club in questo momento e poi nel calcio e nel business le persone vanno e vengono. Ora l’unico numero 1 è Bolingbroke: valuteremo se inserire altre persone o far crescere quelle che ci sono». Il presidente interista, inoltre, ha tenuto chiarire che il suo club non ha un passivo di 90 milioni. «La cifra non è corretta: non capisco proprio da dove sia uscita».

Fonte: CORRIERE DELLA SERA - FIOCCHINI

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