Rassegna stampa

Mercato in apnea: contratti e prestiti, caos a fine giugno senza norme ad hoc

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 30-04-2020 - Ore 08:24

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Mercato in apnea: contratti e prestiti, caos a fine giugno senza norme ad hoc

LA GAZZETTA DELLO SPORT - LAUDISA - Due mesi in apnea, se non si corre ai ripari. Dal 1° luglio, infatti, con chi giocheranno i calciatori col contratto in scadenza? E quelli in prestito da chi verranno pagati? La maggior parte delle squadre di Serie A ha in casa problemi di questo tipo. Che dire di Mertens? Il belga non ha ancora rinnovato con il Napoli e dal 30 giugno in poi è in teoria libero di giocare con chi meglio ritiene. Ovvio, è un caso limite, ma non inverosimile. Attenzione pure ai romanisti Smalling e Mkhitaryan, entrambi destinati a tornare in Premier a fine giugno, salvo rafferma in extremis. O Kulusevski: a luglio vestirà ancora la maglia del Parma o sarà già a Torino? Un conto è se la Serie A sarà ripartita: in tal caso sarebbe giusto che rimanesse in Emilia… Viceversa, a bocce ferme in Italia, perché non pensare allo svedese già in bianconero, nella parte finale di Champions? È solo teoria. La logica consiglia di regolamentare in fretta queste clamorose prospettive.

 

Per non dimenticare, poi, la spina degli stipendi. Negli auspici della Lega di serie A c’è che il via libera del Governo arrivi prima dei raduni veri e propri. In ballo c’è il pagamento di una mensilità, non è una questione da poco di questi tempi.

Nel calderone dei problemi ci sono anche le date del mercato. Su questo argomento la Fifa, all’inizio della tempesta, ha parlato di una finestra unica da luglio a fine gennaio. Qualcuno si è illuso che ci fossero le porte aperte ad un maxi mercato. Invece, poi, la correzione di Infantino e dei suoi collaboratori ha chiarito che le singole federazioni dovranno delimitare i tempi delle contrattazioni, per evitare pericolose sovrapposizioni con il campionato in corso. Ma questo è il punto dolente: quando si avranno le idee più chiare sulla sfera agonistica e su quella contrattuale? Per ora regna la confusione.

Fonte: LA GAZZETTA DELLO SPORT

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