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Roma-Napoli diventa un giallo. Spunta l'idea delle 22...

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 06-10-2013 - Ore 19:57

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Roma-Napoli diventa un giallo. Spunta l'idea delle 22...

Si rincorrono gli orari per la sfida scudetto di sabato 19 ottobre. C'è l'ipotesi di giocare alle 12, quella delle 20,45 ma anche la serata avanzata. Intanto i giallorossi si godono il primato, frutto della migliore difesa del panorama europeo e di una differenza reti da grande

ROMA - Il primato italiano, una serie da stropicciarsi gli occhi di sette vittorie nelle prime sette gare di campionato. La Roma vola, lo 0-3 in casa dell'Inter conferma il momento della squadra di Rudi Garcia: miglior attacco della serie A, miglior difesa con una sola rete subita. Numeri record che la proiettano al vertice delle graduatorie europee: meglio dei giallorossi, fino a oggi, soltanto il Barcellona.

INSEGUENDO IL BARCELLONA - La miglior difesa del panorama europeo. Ma anche una differenza reti vicinissima a quella dei più forti d'Europa. La Roma di Rudi Garcia è prima, e non per caso: in Italia nessuno segna quanto i giallorossi, trascinati dai gol del cannoniere romanista Florenzi, un mediano che ha giocato anche da terzino, e trasformato dal tecnico in ala-goleador, e quelli di Totti, uomo simbolo che l'età non arrugginisce, anzi. Dopo qualche settimana d'attesa, sospesi tra scetticismo e incredulità, anche i tifosi si sono lasciati andare, prendendo d'assalto in 500 l'aeroporto di Fiumicino per applaudire la squadra di ritorno da Milano. Il segno di una piazza che inizia a credere al sogno: in fondo, in Europa soltanto il Barcellona ha fatto meglio della Roma, capace di realizzare 20 gol in 7 gare (quasi 3 a partita) prendendone uno soltanto. Nei cinque campionati principali - Italia, Spagna, Germania, Inghilterra e Francia - i blaugrana del "Tata" Martino sono gli unici capaci di infilare una striscia migliore, con 8 vittorie in 8 match, conservando anche una differenza reti migliore dei giallorossi, con 28 reti fatte e 6 subite. L'Atletico Madrid di Simeone, invece, pur vincendo 8 gare su 8 ha segnato, con un match in più, una rete appena più dei giallorossi, ma incassandone anche 5 in più, 6 contro una. Sono 21 anche i gol del Borussia Dortmund, che però nelle 8 giornate di campionato disputate ne ha incassati 7. Mentre in Inghilterra e Francia nessuno si avvicina neanche ai numeri dei giallorossi. l'Olympiacos in Grecia è l'unica a tenere la stessa media gol, 20 fatti e uno solo subito in 7 match. Ma gli ateniesi il proprio curriculum lo hanno sporcato con un pari. 


BATTAGLIA SU ROMA-NAPOLI: ORA È GIALLO - Ora la Roma, causa sosta, avrà due settimane per godersi il primato. Eppure, i risultati del pomeriggio hanno già acceso l'attesa del match con il Napoli. Una gara che i due club non sanno ancora quando - e dove - verrà giocata. Colpa della "minaccia" di un corteo No-Tav nella capitale proprio sabato 19 ottobre, quando l'Olimpico dovrebbe ospitare la super sfida al vertice della classifica. Una coincidenza che spaventa le istituzioni: lunedì il prefetto di Roma Pecoraro dovrebbe pronunciarsi, una volta ricevute le informative sul livello di rischio della manifestazione. Nelle ultime ore, però, sono tornate a circolare ipotesi circa la possibilità di giocare il match nella capitale, variando l'orario rispetto a quello, previsto, delle 18: un'ipotesi suggerisce di disputare il match a mezzogiorno, disponibilità che i club hanno già dato alla prefettura. Altre campane, invece, suggeriscono la soluzione serale, da scartare le 20.45, una soluzione sarebbe il fischio d'inizio alle 22: un orario che posticiperebbe il fischio finale fino a pochi minuti prima della mezzanotte. L'indicazione del prefetto, però, è che il problema non sia l'orario, ma il giorno, per la coincidenza con il corteo. Scartata l'ipotesi di anticipare al venerdì (in programma un'altra manifestazione a Roma e i club avrebbero riavuto i nazionali solo da poche ore), prende corpo l'ipotesi del rinvio. Perché alla Roma l'idea dell'inversione non va giù: giocare a Napoli con il rischio di interrompere una striscia straordinaria, è un rischio che Rudi Garcia e i dirigenti preferirebbero non correre.

Fonte: La Repubblica - Matteo Pinci

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