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Serie A, a rischio i soldi del Qatar: dopo Bain e Cvc anche Advent fa un'offerta per i diritti tv

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 23-06-2020 - Ore 12:30

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Serie A, a rischio i soldi del Qatar: dopo Bain e Cvc anche Advent fa un'offerta per i diritti tv

MILANO FINANZA - BERTOLINO, MONDELLINI - La Serie A si barcamena tra speranze future e problemi presenti e concreti. Sul primo fronte ieri anche il fondo di private equity Advent International si è fatto avanti per rilevare una quota della Serie A, che sta già valutando le offerte di Cvc e di Bain Capital. Secondo indiscrezioni di Bloomberg , l'offerta di Advent valuterebbe la Serie A e i suoi diritti televisivi circa 13 miliardi per i prossimi dieci anni.

La mossa arriva a distanza di poche settimane dall'offerta da 3 miliardi di Bain per una quota di circa il 25% e di quella di  binteressata fino al 20% per 2 miliardi. Va detto, peno, che secondo quanto risulta, Cvc starebbe pensando di ritirare l'offerta prima della scadenza dell'esclusiva perché ha riscontrato problemi giuridici insuperabili, in particolare riguardo alla titolarità dei diritti.

Se queste sono ipotesi future, nel concreto è invece emerso un problema che potrebbe avere un impatto immediato sui conti di varie società. L'emittente del Qatar Beln Sports, che solitamente mostra le gare del campionato italiano in 35 Paesi tra cui la Francia e il Medio Oriente, non ha mandato in onda nessuna delle quattro sfide disputate tra sabato e domenica. La mossa segue le discussioni intercorse in questi mesi tra l'emittente e la Lega presieduta da Paolo Dal Pino sui rapporti della Serie A con l'Arabia Saudita, dove è stata disputata la Supercoppa Italiana nelle ultime stagioni. Nel mirino, in particolare, c'è la vicenda BeoutQ, canale pirata collegato al governo saudita (secondo un recente report del Wto) che trasmette illegalmente gli stessi eventi e addirittura lo stesso commento di Beln. L'emittente è un cliente fondamentale per i diritti internazionali della Serie A, dato che contribuisce a circa più di un terzo del totale del valore dei diritti esteri della Serie A, 130 milioni su un totale di 350 milioni l'anno e nei tatti rappresenta il terzo investitore per la Serie A dopo Sky e Dazn, detentori dei diritti nazionali.

Ma ora c'è il rischio concreto di un disimpegno di Beln Sports che rappresenterebbe una perdita economica pesantissima per la Serie A. Secondo quanto risulta l'emittente lamenta la totale assenza di supporto della Lega nella lotta alla pirateria, in particolare in Medioriente dove BeoutQ trasmette illegalmente la Serie A; il fatto che la Lega abbia stretto rapporti economici con l'Arabia Saudita (lì si è disputata la Supercoppa) senza mai provare ad aiutare a risolvere il problema di BeoutQ; una scarsa attenzione sul post Covid per i danni subiti dall'emittente per la sospensione del Campionato. II punto è che a oggi non ci sono alternative che possano sostituire Beinsport e il budget che investe nella Serie A. Con il risultato che le proprietà dei club, già piagate del coronavirus, potrebbero essere gravemente danneggiate dalla gestione del problema.

Fonte: Milano Finanza

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