Rassegna stampa

Spalletti spinge. Roma accelera, Benatia stop, Sì a Zabaleta

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 25-06-2016 - Ore 06:44

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Spalletti spinge. Roma accelera, Benatia stop, Sì a Zabaleta

GAZZETTA DELLO SPORT - STOPPINI - «Semplice: bisogna comprare giocatore più forti». Due mesi oggi. Due mesi oggi da quel 25 aprile in cui Luciano Spalletti indicò pubblicamente la via per (provare a) colmare il gap con la Juventus. Quel giorno il tecnico aveva già intuito che Pjanic sarebbe andato via, sapeva pure che la Juventus era per il bosniaco un’opzione concreta. Sapeva, ma non s’è perso d’animo. Ha scritto una ricetta su un foglietto, l’ha consegnata a Walter Sabatini e s’è messo in attesa. C’è il suo faccione a garanzia di una città che vive con ansia questi giorni di giugno, in cui si aspetta fine mese, il 30, come la notte di Capodanno. Dopo, chissà. Dopo (forse) saranno fuochi d’artificio. Nell’attesa, basta quel faccione a rassicurare i tifosi. Basta immaginare la sua possibile reazione di fronte all’idea che anche Nainggolan possa andare via. Il belga, che ha commentato con un «troppe stupidaggini su di me» il video in cui mostrava un pacchetto di sigarette nel ritiro della nazionale, non si muoverà da Trigoria, la società è ferma e Spalletti ha posto un veto grande così.

Garanzia C’è il faccione di Luciano anche qui, molto più di quanto non fu con Rudi Garcia. Alla Roma mancano (almeno) cinque pedine: un portiere che sia polacco e si chiami Szczesny (in settimana nuovo contatto con l’Arsenal, in caso contrario ecco Alisson). Poi un laterale destro che duelli con Florenzi: per Zabaleta si aspetta una risposta, ma nell’attesa ha parlato pure col Torino per Zappacosta e col Milan per De Sciglio. E ancora: due centrali difensivi, uno per coprire la momentanea assenza di Rudiger e l’altro possibilmente di piede mancino. A quest’ultimo identikit risponde Vermaelen, che il Barcellona è disposto a cedere ma che ha un ingaggio superiore ai 4 milioni di euro. Risponde pure Inigo Martinez, ma pure lui ha costi (quasi) proibitivi. Come per Mehdi Benatia: il giocatore è disposto a rinunciare a una parte dell’ingaggio pur di tornare, ma è un’operazione che la Roma può chiudere solo in prestito. E siccome il Bayern chiede 18-20 milioni, le chance oggi sono pari a zero. Se tra un mese da Monaco dovessero cambiare idea (e se il marocchino nel frattempo non sarà volato altrove), se ne riparlerà. La quinta pedina è il terzino sinistro: Digne è quasi sfumato, in settimana l’ufficialità di Mario Rui.

CIAO dOUMBIA E non è finita. Perché si fa rpesto ad arrivare a sette a fronte di qualche cessione: via Paredes per Badelj o Wijnaldum. E in avanti Dzeko è destinato a restare, ma se arrivasse un’offerta top, Spalletti chiederebbe un altro centravanti. Che non sarà Doumbia: Roma e Basilea hanno trovato l’accordo per un prestito con diritto di riscatto. Machin dalla Primavera può volare in Germania: piace all’Hoffenheim. Castan vicino alla Samp: prestito secco.

Stadio Secco è stato pure il futuro assessore all’Urbanistica del Comune di Roma, Paolo Berdini, sullo stadio a Tor di Valle: «È uno scempio – ha detto a Radio Radicale –. Io sono un uomo che rispetta le leggi, ma farò tutto quello che posso per bloccare questo progetto». E qui il faccione rassicurante di Spalletti nulla può.

 

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