Rassegna stampa

Tor di Valle, nuove verifiche sul progetto. Ma slitta ancora il dossier per la Pisana

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 30-08-2016 - Ore 13:10

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Tor di Valle, nuove verifiche sul progetto. Ma slitta ancora il dossier per la Pisana

IL MESSAGGERO - DE CICCO - Il Campidoglio prepara il parere, da spedire in Regione, sullo stadio a Tor di Valle. Sono giorni decisivi. Dopo il mega-ritardo accumulato dai proponenti nel presentare le carte (i primi elaborati, pieni di falle, furono consegnati a giugno dell'anno scorso) ore è l'amministrazione comunale a prendersi qualche giorno in più per analizzare il materiale. In teoria, la dead-line per analizzare i documenti scadeva ieri (90 giorni dalla presentazione dell'ultima versione), ma da Palazzo Senatorio fanno sapere che i controlli tecnici sono ancora in corso. Operazione non facile, non solo per la mole di elaborati spedita nei Dipartimenti capitolini, ma anche perché i privati, nel corso degli ultimi mesi, hanno apportando diverse modifiche al piano illustrato all'ex sindaco Marino ormai più di un anno fa. E ogni cambiamento è dovuto passare al vaglio degli uffici comunali.  LA DECISIONE In ogni caso, spiegavano ieri dal Campidoglio, è questione di giorni: entro la settimana tutto il materiale ricevuto da e dal costruttore Luca verrà spedito alla Pisana (che poi dovrà convocare la conferenza dei servizi). Non verà inviato da solo. Ci sarà un corposo «dossier», composto dai pareri espressi dai vari dipartimenti coinvolti nell'analisi: l'Urbanistica, l'ufficio Politiche dello Sport, la Mobilità, l'Ambiente.  Si tratta di valutazioni puraente tecniche, non politiche, essendo state redatte dai funzionari amministrativi del Comune. Certo è che la nuova giunta M5s ha più volte espresso le sue tante perplessità sul progetto sognato dal manager di Boston e che potrebbe produrre profitti ai privati, secondo alcune stime, fino a 800 milioni di euro. Già alla fine del 2014 i Cinquestelle non votarono a favore dell'«interesse pubblico» dell'opera, parlando di «rischio speculazione». Diversi assessori poi, da quando la Raggi si è insediata, hanno fatto capire che la linea non è cambiata. «Noi siamo favorevoli a uno stadio di calcio per le grandi società sportive», ha detto più volte il vicesindaco Daniele Frongia, che ha la delega allo Sport. Ma a patto che non si tratti di costruire «un nuovo quartiere», con la scusa del calcio. Anche il responsabile dell'Urbanistica, Paolo Berdini, in coerenza con la posizione grillina, ha bollato il progetto come «una gigantesca speculazione edilizia in cui lo stadio è solo un pretesto. L'area di Tor di Valle non va affatto bene. Perché spendere 400 milioni di euro per una zona dove abitano zero cittadini?». Del resto anche l'Istituto nazionale di Urbanistica ha bocciato il progetto, evidenziando che solo il 14% delle cubature è riservato allo stadio, mentre il restante 86% andrebbe a negozi, alberghi, uffici e ristoranti: tre grattacieli alti fino a 220 metri, più altri 15 edifici commerciali.

Fonte: Il Messaggero-L.De Cicco

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