Rassegna stampa

Un tira e molla di tre anni. E siamo ancora all’inizio

condividi su facebook condividi su twitter Redazione 09-08-2017 - Ore 09:07

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Un tira e molla di tre anni. E siamo ancora all’inizio

IL TEMPO - MAGLIARO - Tre anni sull’ottovolante per il progetto della Roma di costruire il suo Stadio a Tor di Valle con il presidente dei giallorossi, James Pallotta, che minaccia, con ciclicità sempre più breve, la messa in vendita della società se non arriverà il via libera. In mezzo, in questi tre anni, un paio di brindisi a champagne, tante date con annunci tutti seccamente smentiti dai fatti, due sindaci, Ignazio Marino e Virginia Raggi,intervallati dal commissario Tronca, tre assessori all’Urbanistica, Giovanni Caudo, Paolo Berdini e ora Luca Montuori. E una valanga di polemiche. Abbiamo registrato le rane e chi non vuole lo Stadio per salvaguardarle; Italia Nostra che spinge per vincolare le tribune dell’ippodromo di Tor di Valle; il rischio idrogeologico; le accuse di favorire i palazzinari; la querelle metro B/Roma-Lido.

Insomma, in questo triennio l’idea di costruire un nuovo stadio procede a singhiozzo, in una sorta di gigantesco gioco dell’oca. L’ultima casella è quella del Ministero delle Infrastrutture che, con molto più buon senso di quello dimostrato dalla Raggi, chiede sostanzialmente di reinserire nel progetto il Ponte di Traiano con l’annesso svincolo autostradale e complanari dedicate. Un’opera che, collocata sull’autostrada Roma-Fiumicino, avrebbe consentito un accesso diretto all’impianto e che ora si trova definanziata per le decisioni della Raggi. Forse il male minore: il progetto è pronto e infiocchettato. Basta trovare i soldi.

Fonte: IL TEMPO-MAGLIARO

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