"Come eravamo": 103 anni di Garbatella, da borgata popolare a quartiere iconico di Roma

Si intitola “Come eravamo. Garbatella 1835-1960” il libro edito da Typimedia Editore che, a 103 anni dalla posa della prima pietra di Garbatella - rende omaggio a uno dei quartieri più rappresentativi dell’anima di Roma.
Il volume (che rientra nella collana dedicata alla memoria della Capitale e che può essere acquistato in edicola, in libreria e su typimediashop.it) è un grande racconto corale di un quartiere che nasce povero, ma che nei decenni si trasforma in un centro di vita pulsante, sanguigna, popolare, antifascista. Un luogo che oggi è tra i più amati dai romani.
Cuore del libro le foto concesse da chi è nato e vive alla Garbatella, da chi la respira ogni giorno. Immagini custodite nei cassetti delle famiglie, dei negozianti, delle parrocchie e delle scuole sono i tasselli di un mosaico straordinario, che inizia a prendere corpo nel 1835, quando si faceva il nome di via Garbatella e di un’omonima osteria. Ben prima, quindi, del giorno della posa della prima pietra, il 18 febbraio 1920 in piazza Benedetto Brin.
Scorrendo le pagine, è possibile ammirare l’evoluzione di Garbatella: da quartiere dormitorio per gli operai della zona industriale dell’Ostiense, come quelli di Acea, a zona esclusiva di Roma, caratterizzata da villini e palazzine di massimo tre piani, con ampi spazi verdi interni, punto di ritrovo per i residenti.
Spiega il curatore, Antonio Tiso: “Tra i punti di forza di questo progetto sulla Garbatella
ci sono i ricordi e le storie narrate in prima persona da chi ha svolto un ruolo di primo
piano nella vita della sua comunità. Riecheggiano così le vicende di figure come Enzo
Staiola, il giovane protagonista del film Ladri di biciclette, e Padre Guido Chiaravalli, punto di riferimento del mondo cattolico del quartiere. Ma trovano spazio anche le piccole storie di famiglia, quelle che non troviamo nei libri di storia, ma che sono fondamentali per capire come vivevano le persone”.