Cool tura

Giornata Vittime Amianto: 28 aprile 2018

condividi su facebook condividi su twitter 27-04-2018

| | Commenti →
Giornata Vittime Amianto: 28 aprile 2018

Il 28 aprile si celebra la "Giornata Vittime Amianto" per ricordare tutti coloro che sono scomparsi a causa del killer silenzioso che nonostante siano passati 26 anni dalla messa al bando, continua  a mietere vittime in tutto il Paese italiano

È morto nella notte a cavallo tra il 26 e il 27 aprile il sig. Roberto Lucandri, ucciso da un mesotelioma, dopo esser stato alle dipendenze dell'Asl di Rieti nella quale è stata denunciata e confermata la presenza di Amianto.

È quasi incredibile che Lucandri sia deceduto proprio due giorni prima che si celebrasse la causa per la quale egli stesso ha tanto lottato.

L'Osservatorio Nazionale Amianto preferisce ricordare Roberto Lucandri come uno dei loro più cari sostenitori, che ha cercato da sempre di dare il massimo contributo per lottare contro la problematica amianto.

Purtroppo Roberto non è stata l'unica vittima dell'amianto che risiedeva indisturbato in una delle strutture ospedaliere di Rieti, ricordiamo con dolore anche la perdita del sig. Nicoletti Mario.

Anche il sig. Nicoletti è stato assistito dall'avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell'Ona ed anche egli si è dimostrato combattivo fino all'ultimo respiro.

In occasione proprio della giornata dedicata alle vittime dell'amianto ha rilasciato una dichiarazione la sig.ra Roberta Lucandri, orfana di padre e sostenitrice dell'associazione onlus di cui faceva parte il padre:

«L’amianto dell’ospedale di Rieti ha ucciso anche mio padre, dopo aver ucciso, sempre per mesotelioma, Nicoletti Mario, altro dipendente della ASL di Rieti. Con l’assistenza dell’Avv. Ezio Bonanni, depositerò una denuncia penale per il reato di omicidio a carico della dirigenza ASL Rieti, per la presenza di amianto nell’ospedale, e anche per il comportamento omissivo della dirigenza, e per tutte le complicità. Spero che la Procura della Repubblica di Rieti faccia piena luce sulle condotte criminose che hanno portato alla morte di mio padre, che ha lavorato privo di maschere protettive. La morte di mio padre non mi fermerà nel chiedere giustizia contro i carnefici che hanno utilizzato amianto».

Speriamo vivamente che il giorno 28 aprile possa fare breccia nella coscienza di ogni italiano che di conseguenza possa esser costretto ad aprire gli occhi e guardarsi intorno.

Viviamo forse in un paese in cui buona parte della popolazione rappresenta il fantasma di una legge mai rispettata veramente al cento per cento e che non riesce a tutelare i propri figli.

Carmela Massa

Fonte: Ufficio Stampa ONA

commentiLascia un commento

Nome:  

Invia commento

Archivio rubrica

-->
chiudi popup Damicom