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Ricerca e cura del Mesotelioma, ne parla l'avv. Ezio Bonanni

condividi su facebook condividi su twitter 29-03-2018

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Ricerca e cura del Mesotelioma, ne parla l'avv. Ezio Bonanni

Oggi proporremo un'interessantissima intervista fatta all'avv. Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto.

Oggetto della discussione sono le ultime novità in merito alla ricerca e cura del mesotelioma. Il mesotelioma infatti rappresenta forse la patologia asbesto correlata più grave e con una minore aspettativa di vita.

Avv. Ezio Bonanni

Avv. Bonanni, il mesotelioma è una delle malattie più terrificanti dell’ultimo secolo, che nonostante il forte impatto sull’organismo, si manifesta in modo lento e silenzioso. Scopriamo di più su questa patologia, sui sintomi le aree colpite e soprattutto possibili terapie per contrastarla…

Il mesotelioma pleurico è un tumore che riguarda l’area toracica, viene contratto quasi sempre in seguito ad una lunga esposizione alle fibre di amianto e a seconda del tipo di cellule colpite, viene distinto in tre categorie: epitelioide, bifasico e sarcomatoide.  

Tra le tre tipologie, il mesotelioma epitelioide risulta quella più diffusa anche se vengono tutte accomunate da una stessa prognosi, che prevede, purtroppo poche possibilità di guarigione e sopravvivenza, che sono aumentate negli ultimi anni grazie alla ricerca e l’impegno di alcuni sanitari, tra i quali il Prof. Luciano Mutti

Avv. Ezio Bonanni. La ricerca e cura del mesotelioma prevede l’utilizzo del farmaco che prende il nome di “nintedanib”. Cosa ne pensa lei del "nintedanib" ? 

Il nintedanib è un farmaco distribuito in Italia da pochi anni, ha ottenuto il consenso di molti specialisti in quanto è dimostrato che i pazienti che ne hanno fatto uso sono riusciti a dimezzare il decorso della malattia (almeno del 46%), anche se il nostro pool di oncologi specialisti, sta andando avanti con nuove ricerche.

Nintedanib ha come bersaglio i recettori di tirosin-chinasi dei fattori di crescita VEGF, FGF, PGF delle famiglie Src e Abl, coinvolti nella trasmissione del segnale e nello sviluppo del mesotelioma pleurico maligno.

Secondo le prescrizioni mediche, il nintedanib, si deve accompagnare alla chemioterapia. Alcuni risultati incoraggianti sono stati riscontrati tra pazienti affetti di mesotelioma epitelioide

Avv. Ezio Bonanni, quindi il “nintedanib” è la soluzione che tutti i pazienti malati di mesotelioma attendevano?

In realtà la battaglia contro il mesotelioma, e gli altri cancri da amianto è ancora molto dura, perché il nintedanib al più aumenta il periodo di sopravvivenza, in una media che può arrivare in 18/19 mesi, rispetto alle minori aspettative precedenti, e la via maestra rimane ancora la prevenzione primaria, evitare le esposizioni alle fibre di asbesto, che provocano questo terribile cancro e il tumore del polmonetumore della laringetumore alla faringetumore delle ovaiecancro allo stomaco, all'esofago e al colon retto.

Avv. Ezio Bonanni, bisogna quindi continuare ad avere fiducia nella ricerca?

La ricerca non è limitata al solo farmaco “nintedanib” , quanto piùttosto alla possibilità di realizzare la prevenzione primaria, con la bonifica, e quella secondaria prima di tutto con la diagnosi precoce, attraverso la sorveglianza sanitaria. Oltre alle altre ricerche. La strada è ancora lunga, ma siamo fiduciosi nella possibilità di sconfiggere il mesotelioma come tutti gli altri tumori. Per questo l’ONA favorisce la ricerca scientifica oncologica, attraverso la costituzione del dipartimento ricerca e cura del mesotelioma e del tumore al polmone . 

Avv. Ezio Bonanni, lei è presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, cosa fa la sua associazione per i pazienti affetti da mesotelioma?

Abbiamo costituito un gruppo di ricerca in collaborazione con il GIME (gruppo italiano mesotelioma), per favorire la ricerca e la sperimentazione, e al tempo stesso assicurare assistenza medica gratuita a coloro che purtroppo hanno ricevuto la terribile diagnosi di mesotelioma. I pazienti e i loro familiari possono rivolgersi all’Osservatorio Nazionale Amianto e i nostri professionisti saranno sempre al loro fianco

Avv. Ezio Bonanni, quali sono i diritti delle vittime del mesotelioma?

Le vittime mesotelioma hanno diritto alla rendita INAIL, al prepensionamento e/o all’aumento della prestazione pensionistica, con i c.d. benefici contributivi per esposizione ad amianto, il risarcimento dei danni, ivi compresi quelli subiti dai loro famigliari.

Per saperne di più è possibile consultare l'apposita sezione del sito dell'ONA: assistenza legaleoppure contattare il numero verde gratuito: 800 034 294.

Fonte: Ufficio Stampa ONA

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