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L'ONA pone fiducia in Di Maio per la soluzione concreta al caso Ilva

condividi su facebook condividi su twitter 29-08-2018

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L'ONA pone fiducia in Di Maio per la soluzione concreta al caso Ilva

Il 15 settembre si avvicina e la città di Taranto trema in vista della decisione sulle sorti dell'Ilva, l'ONA supporta e pone fiducia nell'On.le Luigi Di Maio.

La sorte dell'Ilva di Taranto verrà decisa a quanto pare il prossimo 15 settembre, giornata in cui dovrebbe subentrare il nuovo proprietario alla gestione commissariale dello stabilimento che da una vita ormai produce morte e malattia oltre all'acciaio.

Con l'avvicinarsi della data i sindacati iniziano a fare pressione a Luigi Di Maio ma l'Osservatorio Nazionale Amianto riconosce l'impegno del Vicepremier da sempre, in quanto egli stesso è stato sostenitore delle iniziative ONA in svariate occasioni.

«Intendiamo tranquillizzare le maestranze di Taranto, in quanto abbiamo piena fiducia nell’On.le Luigi Di Maio, il quale già dal suo insediamento, quale Vicepresidente della Camera dei Deputati, unitamente al Movimento 5 Stelle, ha compiuto un lungo percorso di sostegno delle vittime amianto incalzando i Governi del PD. Ricordiamo tutti le dichiarazioni dell’On.Le Luigi Di Maio al convegno ONA del 20 e 21 marzo 2014 presso la Camera Dei Deputati e ancora in tutte le altre occasioni in cui è intervenuto direttamente ad altri convegni ONA, ovvero ha esercitato i poteri ispettivi della Camera dei Deputati sulla base delle denunce ONA. Per questi motivi ritengo che i cittadini di Taranto e le maestranze non debbano allarmarsi, perché sicuramente il Vicepresidente del Consiglio troverà la soluzione al problema» - dichiara l'avv. Ezio Bonanni presidente ONA.

Ma ciò che accade nella città di Taranto è davvero triste e complicato, è infatti categorizzata come una delle città più colpite da tumori e l'aria risulta concretamente pesante.

Gli operai che lavorano in Ilva tutt'oggi non vengono tutelati con adeguati strumenti di protezione e rischiano la propria vita assieme ai propri cari.

Uno di questi è il sig. Pasquale Maggi, collaboratore dell'ONA Taranto in continua lotta contro questa situazione arrivata ormai a limite, ha dichiarato infatti in merito:

«Corriamo il rischio di rimanere senza posto di lavoro dopo esser stati esposti ad amianto e pagato un pesante tributo in termini di salute e vite umane. Come ONA insistiamo affinché il Presidente Di Maio, riceva tutte le sigle sindacali e l’ONA quale associazione di categoria delle vittime dell’amianto. Debbono essere salvaguardati tutti i livelli occupazionali, compresi quelli delle ditte dell’indotto, e assicurata la sorveglianza sanitaria che ad oggi non viene praticata, debbono essere riconosciuti i benefici amianto fino ad oggi, in modo tale che una parte delle maestranze a maggior ragione se considerate di esubero, possono essere collocate in prepensionamento. In caso contrario inizieremo uno sciopero della fame di fronte al Palazzo Chigi, ci saranno le vedove, gli orfani e gli ammalati, compresi i bambini malati di cancro a causa dell’esposizione dell’Ilva»

 

In attesa del 15 settembre vi invitiamo a chiamare al numero verde gratuito ONA per ricevere ulteriori informazioni: 800 034 294.

 

Fonte: Ufficio Stampa ONA

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