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Amianto nel comune di Roma: muore un ex lavoratore

condividi su facebook condividi su twitter 11-04-2018

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Amianto nel comune di Roma: muore un ex lavoratore

Ex dipendente del Comune di roma muore a causa della presenza di amianto nello stabilimento in cui era impiegato. 

Arriva direttamente dalla capitale la notizia che conferma l'esigenza di un nuovo piano di bonifica amianto per debellare l'eternit dalla città di Roma.

La storia che raccontiamo oggi ha come protagonista un ex lavoratore alle dipendenze del Comune di Roma, dapprima impiegato come netturbino e in seguito è stato assunto sempre dall'amministrazione comunale, presso il CEU (Centro Elettronico Unificato).

È proprio questa seconda struttura che "ha ucciso" il sig. C.A., impiegato presso il sito contaminato dal 1970 al 1994, è stato in contatto con le fibre di amianto per un lunghissimo periodo di tempo.

La sua prolungata esposizione alle fibre killer, ha fatto si che C.A. si ammalasse di mesotelioma pleurico, una delle forme più aggressive del cancro al mesotelio.

Il mesotelioma è una patologia asbesto correlata, che insorge nel buon 90% dei casi solo dopo l'esposizione ad asbesto.

Dopo il decesso del povero uomo, la famiglia ha cercato a lungo una spiegazione plausibile, nel curriculum dell'uomo non era presente nessuna mansione particolare o nessuna esperienza lavorativa che prevedesse il diretto contatto con amianto.

L'intuizione è venuta all'Avv. Ezio Bonannipresidente dell'Osservatorio Nazionale Amiantoassociazione alla quale si sono rivolti i familiari della vittima per richiedere giustizia.

L'Avv. Ezio Bonanni infatti è riuscito a trovare le prove che all'interno dello stabilimento ci fosse la presenza di fibre di amianto, con precisione esse erano racchiuse nei componenti di enormi calcolatori installati lì nei primi anni 70.

La famiglia adesso richiede al Comune di Roma un risarcimento di quasi 2 milioni di euro, e l'avv. Bonanni dichiara a riguardo:

«Non comprendo le ragioni perché il Comune di Roma si ostini a non voler risarcire la vedova e il figlio del Sig. C. A., specialmente dopo che abbiamo trovato le prove che presso il CEU i grandi calcolatori impiantati nella metà degli anni ’70 avevano componenti di amianto. Per questo motivo sarà il Giudice del lavoro del Tribunale di Roma a pronunciarsi sulla richiesta risarcitoria, tenendo conto che il mesotelioma è provocato solo e soltanto dall’amianto / asbesto e che qualsiasi esposizione è rilevante»

Questa vicenda ha fatto si che l'attenzione pubblica si concentrasse nuovamente sulla problematica amianto che si diffonde a macchia d'olio ormai su tutta la penisola. Occorre quindi sensibilizzare le istituzioni alla formazione di un nuovo piano di bonifica che non riuscirà forse a salvare le generazioni già infettate da questo male, ma perlomeno riusciremo a tutelare la salute dei nostri figli.

Carmela Massa

Fonte: Ufficio stampa Ona

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