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L'Italia grida basta all'amianto

condividi su facebook condividi su twitter 07-05-2018

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L'Italia grida basta all'amianto

In Italia nonostante la Legge 257 del 1992 che mette al bando l'amianto, sono ancora presenti molti siti contaminati. Alla luce delle conseguenze della presenza di amianto gli italiani hanno deciso di opporsi alla situazione firmando una petizione: Basta Amianto.

L'Italia è stato uno dei primi paesi a mettere al bando la presenza di amianto, ma nonostante siano trascorsi 26 anni dalla pubblicazione della legge 257/1992 sono molti i siti contaminati nei quali occorre effettuare la bonifica.

La presenza di amianto nuoce gravemente alla salute umana, provocando malattie che fino ad oggi erano in pochi a conoscere, stiamo parlando di patologie asbesto correlate come: asbestosi, placche pleuriche ed ispessimenti pleurici.

Si vanno a sommare ad esse, anche particolari forme di tumore: mesoteliomatumore alla faringe ed una forma particolarmente aggressiva di tumore ai polmoni.

Le patologie asbesto correlate provocano oltre le 4000 vittime ogni anno e la situazione sembra non essere arrivata ancora all'apice.

Gli esperti infatti hanno individuato un prossimo picco tra il 2020 e il 2030.

Petizione: Basta mianto. Una petizione per fermare la strage

Di fronte a numeri così preoccupanti gli italiani sono riusciti a rendersi conto della gravità della situazione e hanno lanciato una petizione per sollecitare il governo ad una risoluzione del problema.

La petizione si chiama "Basta amianto" e nel giro di un solo mese ha già raccolto oltre le 50 mila firme.

Il fine della petizione è quello di sollecitare il governo a ripristinare un incentivo extra per coloro che scelgono di bonificare coperture e tettoie in eternit, scegliendo di sostituirle con pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita.

Tale incentivo è stato garantivo fino al 2012, momento in cui è stato poi soppresso improvvisamente, questo dimostra che sono ancora troppe poche le iniziative del governo italiano finalizzate al supporto di piani di bonifica.

Parallelamente è stata istituita da Antono Dal Cinuno dei più validi collaboratori dell'Osservatorio Nazionale Amianto, un’altra petizione mirata ad arrivare direttamente al cuore del governo.

La petizione lanciata da Antonio è finalizzata  invece ad ottenere la mappatura completa dei siti italiani ancora contaminati e la progettazione di un nuovo piano di bonifica.

Le numerose iniziative promosse per combattere il problema amianto, sottolineano il fatto che gli italiani abbiano preso coscienza della gravità della situazione e che in Italia inizia a girare il giusto tipo di informazione sull'argomento.

Per ulteriori informazioni, più dettagliate vi consigliamo di consultare il sito istituzionale dell’Ona oppure di contattare direttamente il numero verde gratuito: 800 034 294.

Fonte: Ufficio Stampa Ona

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