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Un metro e mezzo

condividi su facebook condividi su twitter 26-08-2018

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Un metro e mezzo

PER INSIDEROMA.COM - FOIS DIEGO

Ohibò! Ohibò!”

Mannaggia a voi! Uno si sveglia alla domenica piuttosto carico dalle soddisfazioni laziali della sera prima e legge sui quotidiani on-line che la Roma avrebbe accettato l'offerta di 30 milioni per Kevin Strootman dal Marsiglia di Rudi Garcia.

Assurdo.

La speranza che i giornalisti facciano ancora i giornalai tiene viva la speranza che sia l'ennesima cazzata della carta stampata (anche in versione inchiostro digitale).

Se fosse vero, be', pure la liaison tra Lotito e il sor Simone smetterebbe di farmi ridere.

Su, facciamo i seri. Kevin non si tocca!

Calciatore di un'intelligenza tattica unica, di un carisma senza precedenti. Lui, rabbia e controllo.

Ferocia e classe.

“Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura?” si chiedeva il poeta Faber.

Si parlava, o meglio, cantava di giudici e giudizi. E anche di nani incazzati per non essere cresciuti abbastanza e pronti a far la guerra a tutti.

Di nani ne è pieno il mondo, di gran lunga più stronzi e controversi di quei 7 che ci provavano con Biancaneve.

E udite udite, be', qualcuno “tifa” pure la Roma. O magari ci lavora.

Dev'essere stato un nano a marchiare Pastore come l'ennesimo acquisto-pippa dell'estate. Lento, impacciato e poco cattivo sotto porta.

Più o meno gli stessi aggettivi usati, fino all'altro ieri, per Edin Dzeko. Sì, proprio lui, forse l'attaccante più forte che la Roma abbia mai avuto. Lui che se solo volesse, potrebbe schiacciarli tutti quei nani malefici.

Alla stregua di Robin Olsen, il portierone svedese chiamato a sostituire il ribelle Alisson. Per lui i nani han cominciato presto a sancire la fine.

Qualcuno addirittura preferendogli Mirante (autoproclamatosi numero 12), magari gli stessi che rimpiangevano coso-Szczesny e che del portiere brasiliano finito al Liverpool (ora considerato il numero uno al mondo) non avevano mai sentito parlare.

Magari sarà stato un nano a vendere Strootman al Marsiglia e a dar adito a tutti quelli che non aspettano altro che di sputare addosso alla Roma alla prima difficoltà. Gli stessi che a Torino han dovuto ingurgitare la saliva dopo l'eurogol del pippone di Sarajevo.

Ohibò! Ohibò!”

Eppure torneranno, è solo questione di tempo, arriveranno i primi ostacoli da superare e i primi nanerottoli da schiacciare.

Ma per questa Roma di giganti, senza il gigante Kevin, non sarà più solo una formalità...

Fonte: a cura di Diego Fois

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